Inchiesta spazzaneve L’Aquila, Pdl accusa gestione Pezzopane

spazzaneveL’Aquila. “Attendiamo con ansia la conferenza stampa del centrosinistra per chiedere le dimissioni della Senatrice Stefania Pezzopane“.

Così i capigruppo in Provincia dell’Aquila Armando Floris (Pdl) e Gianluca Alfonsi (Alleanza per l’Aquila) commentano la vicenda relativa all’inchiesta in corso sulla Provincia (relativa all’anno 2009, gestione Pezzopane) in cui si ipotizza l’acquisto di spazzaneve con i soldi delle emergenza post-sisma.
“Attendiamo con il massimo rispetto l’operato della magistratura e che si faccia chiarezza su una vicenda riguardante l’amministrazione Pezzopane – continuano Floris e Alfonsi – manteniamo come sempre l’impostazione garantista degli indagati. Ci chiediamo peró dove sono finiti gli indignati “ad intermittenza” sempre pronti a chiedere dimissioni ad esponenti di centro-destra e silenziosi quando le indagini degli inquirenti riguardano l’operato dell’amministrazione da loro guidata. Dov’è finita la tesi dell’opposizione in consiglio provinciale secondo la quale un Presidente dovrebbe dimettersi in caso di indagini sugli altri dirigenti dell’Ente? Dov’è andata a finire la pretesa di una costante vigilanza sull’operato dei dirigenti stessi? Sarebbe facile per noi – concludono Floris  e Alfonsi – cavalcare vicende giudiziarie per un becero calcolo politico elettorale; ma il giustizialismo a corrente alternata lo lasciamo volentieri alla sinistra”.

 

La replica della senatrice Pezzopane. Le dichiarazioni di due esponenti di centro destra, Floris e Alfonsi, oltre ad essere strumentali e demagogiche, sono indice di una grave confusione mentale. Un vero e proprio boomerang politico, che si ritorce contro loro stessi, coprendoli di ridicolo.
Facciamo ordine sulla questione:
1) Un dirigente ed un funzionario della Provincia sono indagati per turbativa d’asta. Sono due persone di cui ho avuto fiducia, come l’ha avuta il mio predecessore, ed il mio successore, tanto che tuttora ricoprono lo stesso ruolo che ricoprivano nell’amministrazione guidata da me. Nulla e nessuno mi collega a questa vicenda, che è tutta dentro ad un procedimento amministrativo di esclusiva competenza della struttura tecnica. Mentre la magistratura sta facendo il suo lavoro, i due esponenti di centro destra già emettono un verdetto di condanna per Fucetola e Fiaschetti. Diversamente dagli attuali amministratori, io non ho mai mescolato le competenze politiche con quelle tecniche e ho fatto bene.
2) La mia fiducia nella magistratura è totale e non ad intermittenza. Al contrario i due esponenti di destra appartengono alla coalizione che nei giorni precedenti è andata ad occupare Palazzo di Giustizia a Milano, un atto grave ed eversivo. Questo all’improvviso attacco di acuto ed inopportuno giustizialismo è talmente eclatante nella sua strumentalità, che si ritorce contro di loro. In molte amministrazioni ci sono stati e ci sono, purtroppo, procedimenti a carico di dirigenti o funzionari. Non mi risulta che i due abbiano mai chiesto le dimissioni di sindaci o di altri rappresentanti istituzionali. Potrei fare l’esempio del padre del consigliere Floris, che da sindaco di Avezzano, ha dovuto constatare procedimenti a carico di dirigenti o funzionari, ma certo suo figlio non ne ha chiesto le dimissioni.
3) Prendiamo in considerazione la vicenda politica ed amministrativa della giunta Del Corvo, con l’arresto di un uomo di estrema fiducia del Presidente della Provincia. Del Corvo, Floris, Alfonsi e tanti altri dell’amministrazione non hanno mai preso posizione nei confronti di Specchio, anzi lo hanno sempre coperto, anche quando denunciavamo fatti e comportamenti lesivi dell’amministrazione, come l’uso di auto blu, con annessi e connessi, oggetto di discussioni in Commissione di vigilanza, senza che nessuno della maggioranza agisse in alcun modo. Ciò rivela un’opaca gestione. Specchio era ed è uomo di fiducia assoluta di Del Corvo, lo ha nominato lui stesso direttore generale, forzando norme e regolamenti. Tutti i compiti che svolgeva erano frutto di scelte determinate di Del Corvo.
4) Il presidente della Regione di centro destra, come Alfonsi e Floris, si è visto arrestare diversi assessori, svariati dirigenti e altri sono stati indagini e non mi sembra che i solerti consiglieri abbiano chiesto le sue dimissioni. Potrei continuare ancora, ricordando altre vicende, ma credo siano sufficienti questi punti per respingere al mittente una così patetica e triste voglia di coinvolgermi in una vicenda, da cui sono come sempre distante anni luce. Tuttavia li ringrazio, perché mi hanno consentito di far emergere le differenze. Tra l’altro non è davvero chiaro da cosa dovrei dimettermi, visto che oggi il presidente della Provincia non sono più io, e quello che c’è ora ha confermato dirigente e funzionario nei ruoli precedentemente ricoperti da ben tre anni. Evidentemente li considera bravi e meritevoli di fiducia.
5) Se i due consiglieri, infine, credevano di farmi un danno, chiedendo le mie dimissioni, hanno ottenuto l’effetto opposto, tutti i consiglieri provinciali di centrosinistra si sono stretti attorno a me, esprimendo la loro solidarietà.
Ora che è emersa questa vicenda e che la magistratura sta facendo le indagini, cosa farà l’Amministrazione  provinciale? Si costiuirà parte civile e rimuoverà le persone indagate?
Il re e nudo e il boomerang è pesante.

 

 

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