Chieti. Nella seduta del 3 aprile scorso il CdA di Chieti Solidale ha deliberato di non voler accettare il servizio affidatogli dal Comune, relativo agli asili nido e agli autisti degli scuolabus, in quanto, sulla base delle indagini in corso da parte della magistratura contabile non si ritiene sopito il dubbio circa la legittimità dell’affidamento. Lo rende noto il rappresentante del Pd, nonchè vicepresidente del Consiglio Comuale di Chieti, Alessandro Marzoli.
“In particolare – spiega Marzoli – sembra che la giunta abbia deciso di affidare alla Chieti Solidale il servizio di educatori di asilo nido con possibile violazione del patto di stabilità. L’altro punto oscuro che circonda la questione è relativa alla delibera di affidamento del servizio, dove il settore, con atto scritto, richiede l’affidamento per il solo ‘prolungamento del servizio’. In realtà il personale dell’Azienda va a sopperire alla mancanza del personale comunale, coprendo tutto il normale orario di lavoro (al momento risultano essere presenti 10 addetti di Chieti Solidale che svolgono il ruolo di educatrici), oltre ad una ventina di dipendenti comunali. Inoltre, è da segnalare come il cda di Chieti Solidale già in data 07/03/2013 abbia sollevato la questione di legittimità al Comune, purtroppo senza risposta da parte dell’Ente. Il sindaco Di Primio aveva molto tempo per dirimere la questione e trovare una soluzione condivisa al problema, invece ha voluto agire di prepotenza, cercando di imporre, con la scure della scadenza di attivazione del servizio (prevista per giovedì 4 aprile), la propria volontà all’Azienda Speciale Multiservizi. I consiglieri, non avendo ricevuto risposta dall’Ente sulla liceità della richiesta di affidamento del servizio e non ritenendo corretta la richiesta avanzata dal Comune (in quanto sulla carta viene richiesto il solo prolungamento dell’orario, invece nei fatti si tratta di espletare il servizio per intero) avevano deliberato di non voler procedere all’affidamento del servizio di asilo nido di autisti di scuolabus. A questo punto cresce la preoccupazione su cosa succederà in futuro all’operatività degli asili con la mancanza di 10 addetti e di alcuni autisti di scuola bus. Sono a rischio un terzo delle classi? Le famiglie teatine non possono sicuramente lasciare i bambini senza educatori quindi la nostra preoccupazione è che con dieci insegnanti in meno ci sarebbero disagi per le famiglie ed un crescente affanno per i dipendenti, che svolgono quotidianamente con grande impegno e dedizione il loro lavoro, ma che non possono sopperire alla mancanza di tanti colleghi. Il rinnovo del servizio è arrivato in extremis con una diffida dell’ ultim’ora da parte del sindaco, ma non è bastato. Nella giornata di giovedì infatti c’è stato un episodio, ancora poco chiaro, che ha visto l’intervento della polizia all asilo di via Amiterno: fatto gravissimo e preoccupante, che è sintomo di una situazione che sta diventando fuori controllo. La professionalità di educatori e personale ausiliario e la serenità delle famiglie che portano i bambini nelle nostre scuole non puó essere umiliata e rovinata dalla gestione del Sindaco, di cui si fa fatica a comprendere la rotta. La necessità di risolvere il problema degli educatori era già stata fatta presente da diverse settimane, ma si è dovuti arrivare a 6 ore dalla scadenza del servizio, diffide ad adempiere e convocazioni lampo del cda di Chieti Solidale per mettere una pezza, che evidentemente non è bastata. Sui fatti di giovedì prima ancora dell’indagine interna promessa, Di Primio dovrebbe chiedere scusa a famiglie e insegnanti. Su quanto accaduto in Via Amiterno e sul rinnovo dei contratti presenteremo un’interrogazione urgente in Consiglio Comunale poichè con asili e scuole non si scherza”.