“Una cassa ferma intorno ai 4,5 milioni di euro, dei quali la metà impegnati per gli stipendi del mese di marzo, e la restante parte assolutamente insufficiente per far fronte agli oltre 20 milioni di euro di mandati sospesi presso gli uffici di ragioneria”. L’allarmante comunicazione è dei consiglieri comunali Pd Fusilli, D’Angelo e Del Vecchio, che dopo aver raccolto alcuni dati “parziali” preannunciano “una situazione economica drammatica che rischia di far saltare il banco del comune di Pescara”.
“Le cose, purtroppo, non andranno meglio nei prossimi mesi”, commentano i 3 consiglieri d’opposizione “ e a meno di imprevedibili e cospicue entrate di cui non vi è notizia, non è da escludere il ricorso ad una anticipazione di cassa visto che anche le risorse vincolate per investimenti sono state in parte già utilizzate”. Allarme, dal Pd, anche sulle ipotesi di soluzione alla ‘lacrime e sangue’: “Immaginare di bissare anche per quest’anno una imposizione fiscale nella misura di quella fatta nel 2012 con l’Imu”, affermano i Democratici, “sapendo che l’introduzione della Tares già comporterà per i cittadini un aumento per tale tributo stimato mediamente tra il 30% ed il 40%, rispetto a quello sostenuto con la Tarsu, rappresenterebbe il colpo finale ad una società economica e sociale già stremata da una crisi generale che non accenna a diminuire”.