Francavilla al Mare. “La comunicazione che il Corpo Forestale dello Stato, su esposto del nostro Comitato, ha inviato agli attori della vicenda tigli-marciapiedi di Viale Nettuno non ci sorprende nel suo contenuto”. Così in una nota il portavoce del Comitato Salviamo gli Alberi, Luca Pelliccia, sulla decisione della Forestale di fermare l’abbattimento di 54 piante situate lungo Viale Nettuno a Francavilla al Mare, anche se fino ad ora non c’è nessuno stop formale.
“E’ la conferma della bontà e della lungimiranza dell’azione che il Comitato Salviamo gli Alberi (Buendia, WWF, Legambiente, Italia Nostra, Conalpa, Cittadini Residenti, Comitato Acqua Bene Comune Francavilla) – prosegue Pelliccia – ha messo in campo ed i cui contenuti sono stati totalmente recepiti nella nuova legislazione. Già la lettura della Legge 10 del 2013 confermava le nostre intuizioni e convinzioni. In questi mesi abbiamo cercato in tutti i modi di convincere l’amministrazione comunale della scelleratezza del progetto predisposto. Abbiamo proposto fattive soluzioni all’avanguardia che, guarda caso, la stessa Forestale auspica di vedere ora utilizzate. Ripetiamo che, a questo punto, una buona, saggia, democratica e attenta amministrazione dovrebbe riascoltare chi delle questioni ambientali e dello sviluppo sostenibile hanno fatto il loro modus vivendi pubblico e privato. Se, invece, si vuole solo pensare al proprio egocentrismo politico si vada avanti in questa scelta che non potrà che portare ad un’impasse amministrativa che penalizzerà esclusivamente la città ed i cittadini. La scelta da fare è ora chiedere alla ditta assegnataria dei lavori di rivedere l’intervento come suggerito dal Corpo Forestale da cui ricordiamo è necessario ottenere un parere obbligatorio e vincolante e di cui non ci risulta che l’amministrazione abbia fatto richiesta. Confermato che gli interventi sugli alberi dovranno essere di sola corretta manutenzione al fine di farli vivere bene in futuro si dia il via immediatamente al rifacimento dei marciapiedi al fine di completare i lavori prima dell’estate come il sindaco ha spesso dichiarato di volere fare. I ritardi e gli eventuali danni prodotti alla città – conclude il portavoce del Comitato Salviamo gli Alberi – saranno da addebitarsi a chi, in questi mesi, sulla questione tigli-marciapiedi ha voluto il braccio di ferro con il Comitato, dal sindaco a quegli assessori vecchi e nuovi che, o hanno difeso a spada tratta le scelte del sindaco o hanno chiuso gli occhi ed a tutti i consiglieri comunali che hanno volutamente ignorare la questione”.