Pescara. Chiarezza e tempi rapidi: anche nel 2013 rimangono questi i tasti più consumati sul tema del dragaggio del porto canale. È il grupp
o consiliare del Pd a chiedere, passate le feste di capodanno, perché i lavori appaltati a fine novembre non sono ancora stati assegnati.
Oltre 300 giorni di chiusura nel 2012, che sono valsi al porto di Pescara il blocco di tutte le attività lavorative ed economiche, con perdita di decine e decine posti di lavoro e altrettanti milioni di euro di perdita economica. Ma con l’inizio del nuovo anno la musica non pare cambiare: “Oggi siamo al 3 gennaio 2013, le feste sono finite e il problema dragaggio resta”. La considerazione è di Moreno Di Pietrantonio, capogruppo Pd in consiglio comunale che questa mattina si è unito al presidio della marineria, nel gazebo che da oltre un mese è installato sulla banchina nord, per continuare a battere i tasti che invocano chiarezza e rapidità. “La gara d’appalto per i lavori di dragaggio del porto di Pescara si è conclusa il 28 novembre 2012 con l’aggiudicazione dei lavori alla ditta Sidra di Roma per un importo di 10milioni di euro per 200mila metri cubi di materiale da rimuovere”, riepiloga Di Pietrantonio, “ma la consegna dei lavori non è ancora avvenuta da parte del provveditorato alle Opere Pubbliche, stazione appaltante diretta dal dottor Carlea alla ditta che ha vinto la gara”. Un ritardo inspiegato: “Chiediamo insieme alla marineria e a tutti gli operatori commerciali del porto di conoscere i motivi di tale ritardo”, incalza il Democratico, “considerando il grave stato di emergenza che da più di un anno tutti coloro che lavorano nel poto stanno vivendo e sopportando”.
L’invito è, oltre al sindaco Mascia, rivolto anche “al presidente della Regione di intervenire immediatamente affinché si acceleri la procedura burocratica di consegna dei lavori e si avvii finalmente il dragaggio da effettuare negli 85 giorni previsti dal bando di gara”, conclude Di Pietrantonio.
Non meno importante la questione dei collegamenti turistici: “C’è bisogno di sapere con certezza la data di inizio e fine dei lavori di dragaggio per poter programmare il futuro, prosegue il capogruppo Pd, “chiediamo all’amministrazione comunale di attivarsi presso le compagnie navali per programmare il ripristino dei collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico. Questo lavoro”, insiste, “va fatto con urgenza per avere qualche possibilità che nella prossima estate ci sia una nave che colleghi di nuovo Pescara e ’Abruzzo con la Croazia”. E conclude auspicando “un programma a livello regionale e nazionale di intervento ordinario per il porto di Pescara insieme agli altri porti d’Abruzzo prevedendo fondi e tipologie di intervento affinché non si ripeta più l’assurda chiusura del porto di Pescara”.
TESTA RASSICURA: CONSEGNA DOPO L’EPIFANIA
A placare gli animi della marineria e di Di Pietrantonio è il presidente della Provincia Guerino Testa: La procedura di gara relativa è arrivata a conclusione”, rassicura “e nei prossimi giorni”, annuncia sereno “dopo l’Epifania, si procederà alla consegna dei lavori”. Tranquillità acquisita da Testa grazie alle comunicazioni ricevute stamani sia dal Provveditorato alle opere pubbliche, che ha promosso il bando di gara, che dal senatore abruzzese Paolo Tancredi, il quale si è messo in contatto con Guido Improta, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture per il Governo Monti. “L’iter, piuttosto complesso, è agli sgoccioli”, conclude Testa, “e bisogna solo avere un supplemento di pazienza, in attesa che comincino i lavori”.
Daniele Galli