Chieti. “Siamo soddisfatti perché riteniamo che questa sia l’unica strada da percorrere. Ogni giorno c’è almeno una donna che viene uccisa. Bisogna inculcare questa cultura già a partire dalle scuole perché le donne vanno rispettate per quelle che sono. Bisogna fare in modo che le donne vengano messe nelle condizioni di rivolgersi a questo Sportello perché poi devono comunque tornare a casa”.
Lo ha detto questa mattina l’assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Chieti, Gianfranca Mancini, alla presentazione del bando regionale, vinto dall’associazione Donn.è, insieme alla Provincia di Chieti, quale Ente capofila, per l’attivazione di un nuovo centro antiviolenza per il bacino di utenza del Comune di Ortona.
“Il Centro Antiviolenza, finanziato dalla Regione – ha spiegato la presidente dell’associazione Donn.è, Francesca Di Muzio – verrà istituito in contrada Feudo, a qualche km da Ortona. Il bando che abbiamo vinto è stato fatto in collaborazione con la Provincia di Chieti e con l’associazione On the Road, Onlus che ha sede a Martinsicuro e che si occupa delle donne che hanno subìto violenza. Lo Sportello avrà una linea, 1522, che sarà attiva 24 ore su 24. Lo Sportello è gestito da professionisti: 2 avvocati, 2 psicologi, 2 mediatori culturali e le figure del sociologo e della pedagogista che permetteranno alla donna di uscire dal circolo di violenza”.
Il finanziamento per un anno è di circa 25 mila euro.
“La prima attività è di tipo informativa – ha detto la segretaria dell’associazione Donn.è, Laura Iubatti – ed è rivolta agli operatori e a tutti coloro che vorranno svolgere un’attività di volontariato. Una seconda attività è quella di sensibilizzazione, già abbiamo operato nelle scuole, alle medie e alle superiori. Un’altra attività la vorremmo svolgere all’interno dell’Università. Lo scorso novembre abbiamo fatto un convegno nella Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Chieti. Un’altra attività è quella di ricerca per la tutela delle donne e per combattere la violenza di genere. Il Centro Antiviolenza partirà tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio”.
“Sono contento e mi compiaccio – ha rimarcato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – perché un progetto che va a buon fine e che viene finanziato denota la qualità del progetto stesso. Come presidente della Provincia sono contento perché quando si subiscono violenze non è facile avere degli operatori al fianco. Speriamo di ridurre il numero delle donne che subiscono violenze”.
Francesco Rapino