Ortona. “A riguardo della nuova procedura prevista per i rifiuti provenienti dalle attività agricole – sottolinea il sindaco Leo Castiglione – è opportuno fare alcune precisazioni. Il Comune non vuole gravare sugli agricoltori ma deve applicare un accordo tra Regione Abruzzo e associazioni di categoria approvato nel luglio 2016 che da seguito alla normativa nazionale sul corretto smaltimento dei rifiuti. Strumentalizzare a fini politici una regolamentazione approvata a livello regionale e nazionale fa solo danno alla collettività”.
La nuova procedura è stata approvata con la delibera di giunta regionale n.454 del 12 luglio 2016 che formalizza l’accordo di programma “Impresa agricola pulita” sottoscritto dalla Regione Abruzzo, ANCI, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Copagri e Consorzi Intercomunali Rifiuti. La normativa nazionale con il decreto legislativo 152/06 ha caratterizzato i rifiuti provenienti dalle attività agricole come rifiuti speciali che vanno gestisti in circuiti separati da quelli urbani di origine domestica, il cui costo di smaltimento ricade sul detentore dei rifiuti che li deve consegnare ad un raccoglitore autorizzato. La Regione Abruzzo proprio per semplificare gli adempimenti burocratici a carico degli agricoltori e per rendere sostenibile sia economicamente che ambientalmente lo smaltimento di questi rifiuti, nel 2016 ha provveduto all’approvazione dell’accordo “Impresa agricola pulita”.
Nello specifico sul nostro territorio comunale la società Eco.Lan incaricata della gestione dell’intero ciclo integrato dei rifiuti, in queste settimane è impegnata nella organizzazione e nel coordinamento del servizio dei rifiuti agricoli che prevede il costo di smaltimento elaborato secondo l’accordo regionale.
“Quindi le stesse associazioni di categoria degli agricoltori – continua l’assessore all’Agricoltura Francesco Falcone – si sono attivate con la Regione per elaborare un piano di costi sostenibili e che non danneggi le attività delle tante imprese agricole. Inoltre il passaggio importante previsto nell’accordo è il rapporto diretto tra agricoltore e la società incaricata dello smaltimento che certifica la correttezza della procedura e dello smaltimento da parte dell’agricoltore. Proprio per questo motivo la procedura non può coinvolgere il Comune come negli anni passati”.