Chieti. Questa mattina gli esponenti del Pd teatino hanno espresso la loro posizione in merito alla situazione amministrativa di Chieti che negli ultimi giorni ha visto la revoca della carica di vicesindaco a Bruno di Paolo.
“Questa è una situazione più politica che amministrativa – esordisce il capogruppo del Pd, Alessio Di Iorio –. E’ stato uno spettacolo indecente da parte della politica teatina che non si trova nemmeno in un paese sperduto. Dopo cinque anni di amministrazione di centrosinistra loro si sono presentati come i salvatori della patria, se avessero fatto un quinto di quello che abbiamo fatto noi, staremmo qui a parlare di altro. Abbiamo assistito ad uno scontro personale vergognoso. Il centrodestra governa anche in Provincia ed in Regione e ad esempio sulle Province non si capisce quale sia la loro posizione. Chieti è diventata sporca, i bidoni sono tornati in mezzo alla strada. Ci sono manifestazioni come il Buskers e il Trekking che sono riuscite solo grazie all’operato delle associazioni, però non si è ancora riuscito a fare un programma di eventi. Il decoro vorrebbe che si dimettessero, ma sono legati alle poltrone”.
“Voglio lanciare una provocazione – ha aggiunto il segretario cittadino del Pd, Enrico Iacobitti – la storia recente di questa città ha dimostrato che non è una semplice ripartizione tra centrodestra e centrosinistra. Già dall’inizio di questa consiglia tura, stavo vedendo delle spallate piccole e grandi che si ripercuotevano sull’amministrazione di questa città nella quale prevalgono i personalismi. Come Partito Democratico diciamo che per governare bisogna fare un’alleanza tra riformisti e democratici. Per il nostro futuro dobbiamo mostrare anche coraggio. Gli uomini di centrodestra devono rompere le loro alleanze per questo nuovo percorso questo perché devono agire non per il bene della loro posizione ma per la collettività. Noi vogliamo evitare il dissesto finanziario e nuove tasse per i cittadini. Il Partito Democratico è forza di governo perché non dice solo che Di Primio deve andare a casa, ma propone anche delle soluzioni”.
“Questo è il momento di capire quello che si deve fare – ha detto l’esponente del Partito Democratico, Alessandro Marzoli – Non si fa un Consiglio da settembre, questo fa capire che è tutto fermo. La V Commissione è ferma e non si riesca a capire quale possa essere il programma natalizio. L’ampissimo consenso popolare che li hanno sostenuti adesso è rappresentato da un’empatia popolare. Il cartello elettorale è fallito ed è bene che lascino l’amministrazione. Sindaco e vicesindaco stanno facendo la gara al virtuosismo, basta fare le vittime”.
“Questa situazione – ha detto il vicesegretario provinciale del Pd, Chiara Zappalorto – io la vivo a livello provinciale. La tanto paventata filiera istituzionale manca. Questo lo si è visto sul riordino delle Province e sul Teatro. A chi amministra tocca dire quello che sarà Chieti, ai cittadini vanno date delle risposte. C’è un governo che non è in grado di amministrare questa città. Il Partito Democratico è un partito giovane che agisce per dare un ruolo alla città di Chieti”.
Francesco Rapino