Chieti. “Un voto che fissa un principio importante degno di un paese civile e che è lo specchio di una cultura compiuta verso la piena integrazione. Chi appartiene come origini, storia, cultura e religione diverse dalle nostra non va emarginato ma inserito ed integrato a pieno titolo nella nostra vita civile così da poter poi chiedere rigore e rispetto delle nostre regole democratiche”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, in merito al principio fissato ieri in Consiglio.
“E’ il segno che, nonostante il forte decadimento morale che oggi attraversa il nostro paese – prosegue D’Amico – cui molta responsabilità va ascritta a certa politica scellerata, l’integrazione e l’accettazione di chi, nato in Italia o vi giunge in tenera età ma compie tutto il percorso formativo di chi è Italiano a tutti gli effetti, non deve considerarsi a vita straniero ma parte di una comunità a tutti gli effetti con diritti da godere e doveri da esercitare. Il voto giunto nel consiglio provinciale di ieri, espresso a larghissima maggioranza dei suoi componenti, pur se espresso in ritardo rispetto a quanto presentai l’ordine del giorno (giugno 2012) non influirà per nulla la già avanzata discussione del ddl presso la Camera dei Deputati ma segna comunque un importante precedente per l’assise provinciale degno di un paese civile, democratico, laico e non confessionale”.