Chieti. “Definire immediatamente le specifiche aree di collegamento e candidare il Porto di Ortona quale Zona Economiche Speciali (Zes) visto che, ad oggi, l’Abruzzo è l’unica Regione in ritardo nel presentare al Governo la propria proposta. Ancora una volta questo esecutivo regionale si distingue nell’essere molto fumoso e poco concreto e capace solo di chiacchiere”.
Questa la denuncia sollevata dal consigliere regionale Mauro Febbo che spiega quanto segue: “Le Zone economiche speciali (Zes) hanno l’obiettivo e lo scopo di creare condizioni economiche, finanziarie e amministrative favorevoli allo sviluppo di imprese già operanti nelle aree portuali interessate ovvero stimolare l’insediamento di nuove imprese attraverso agevolazioni fiscali, con corridoi doganali semplificati e protocolli che rendono veloci le transazioni amministrative. Le altre Regioni (Siciliana, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania e Sardegna) chiamate ad esprimersi hanno già individuati i propri confini e già scelti qualiPorti candidare (Bari, Taranto, Napoli, Gioia Tauro, Augusta, Palermo e Cagliari) per sviluppare la propria Zes. L’Abruzzo, invece, come riporta anche il quotidiano Il Sole24Ore, ancora non riesce a decidere su quale area di competenza bisogna sviluppare la propria Zes. Praticamente mentre le altre Regioni hanno già individuate da tempo la propria area e su quale Porto investire, l’Abruzzo si trova ancora nella fase consultoria. A fine novembre – commenta Febbo – saranno definiti e decisi, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, (su proposta del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dello sviluppo economico, sentita la Conferenza unificata) i limiti sul perimetro delle Zes che avranno diritto ai benefici con la definizione del numero degli ettari e la percentuale massima di territorio regionale che può far parte della Zona economica speciale. Ad oggi da parte della Regione Abruzzo ancora non conosciamo, se esiste, la proposta che intende avanzare e la relativa documentazione di individuazione del Porto su cui sviluppare la Zes”.
“Il Porto di Ortona – sottolinea Febbo – ha tutte le caratteristiche su cui sviluppare la Zona economica speciale sia per la sua vocazione logistica e industriale sia per essere in una posizione baricentrica e, quindi, collegare e coinvolgere anche le aree di Pescara, di Vasto e del vicino Molise. Pertanto – conclude Febbo –, dopo gli spot e gli annunci, auspico una immediata accelerazione da pare della Regione Abruzzo nel decidere e candidare al più presto il Porto oggi più attrezzato evitando di fare sempre la figura dell’ultima della classe come si legge oggi sul quotidiano nazionale economico”.