Pescara. Pronta l’ennesima battaglia da consumarsi tra gli scranni del consiglio comunale. Il regolamento Imu, con le riduzioni sulla seconda rata in ballo, al centro della contesa politica. Il Pdl promette aliquote in ribasso, il Pd legge “8 milioni in più”.
Si aprirà giovedì prossimo, 25 ottobre, la lunga battaglia in consiglio comunale sul regolamento Imu del Comune di Pescara. Lo strumento fiscale dovrà essere obbligatoriamente approvato entro il prossimo 31 ottobre, data oltre la quale non sarà possibile apporre aliquote ridotte alla cittadinanza. Uno scontro che parte aspro ancor prima di iniziare: questa mattina la commissione consiliare Finanze ha visto il regolamento bocciato da parte del centrosinistra. Cinque milioni di prelievo in più è il conteggio che il Pd ha fatto sulla regolamentazione approntata dalla maggioranza per la seconda rata dell’imposta, “che unito ai 3 milioni di euro di riduzione, previsto nel Regolamento approvato lo scorso mese di luglio, porta alla bella cifra di ben 8 milioni di euro in più che i pescaresi dovranno pagare il prossimo 18 dicembre”, sostengono i consiglieri Democratici presenti in commissione, Fusilli, Del Vecchio e D’Angelo. Il riferimento è al regolamento varato in estate, che “ prevede chiaramente, per espressa iniziativa dei consiglieri di opposizione”, specificano questi, “che in sede di modifica del regolamento da farsi entro il mese di ottobre le aliquote Imu sarebbero state ritoccate al ribasso sia per la prima casa che per gli altri immobili in una misura non inferiore alla concorrenza di 3 milioni di euro”. Da qui, evidentemente, il contrasto con le tabelle redatte dagli assessori Filippello e Seccia.
“Nel documento, come previsto, abbiamo smentito che ci sarebbero stati aumenti dell’Imu, come lo stesso Pd aveva ventilato, e piuttosto abbiamo proposto riduzioni”, ribatte il capogruppo Pdl Armando Foschi. L’iniziativa principale riguarda la riduzione dal 4 al 3,8 per mille dell’Imu sull’abitazione principale e sulle relative pertinenze delle categorie C/2, C/6 e C/7. Confermata l’aliquota ridotta al 3 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale gravate da mutuo ipotecario, con i relativi sgravi per i figli eventualmente a carico. Resta l’aliquota massima al 10,6 per mille per le unità immobiliari non assoggettate ad aliquota ridotta e per le aree edificabili. Confermate ancora le aliquote ridotte al 7,6 per mille per le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato; per le unità immobiliari adibite ad abitazione e concesse in uso gratuito dal possessore ai suoi parenti in linea retta di primo grado, dunque genitore-figlio o figlio-genitore; per le unità immobiliari strumentali censite nelle categorie C/1, C/2 e C/3 utilizzate per l’esercizio dell’attività d’impresa. Aumenti, invece, per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale A/10 utilizzate direttamente dal proprietario per l’espletamento delle proprie attività professionali, a condizione che lo stesso abbia residenza anagrafica e la dimora abituale al Comune di Pescara, e che passa dall’8,6 per mille al 9,6 per mille. Infine introdotta l’aliquota agevolata al 7,6 per mille per le unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività cinematografiche e teatrali, e confermata l’aliquota al 5,8 per mille per le unità immobiliari Ater e al 2 per mille per i fabbricati rurali a uso strumentale, come stalle o depositi attrezzi.
Le stime di Foschi puntano a determinare sul bilancio annuale di previsione dell’esercizio finanziario 2012 un gettito Imu complessivo pari a 39milioni 800mila euro. Cifre coincidenti con quelle dell’opposizione, differente però l’interpretazione: “Dai 35 milioni di euro che il comune aveva previsto di incassare con l’Imu”, commentano Del Vecchio, Fusilli e D’Angelo, “si è passati oggi alla inconcepibile cifra di 40 milioni di euro che, in aggiunta agli ulteriori 19 milioni che i cittadini pescaresi verseranno direttamente allo Stato porteranno il prelievo dalla tasche dei pescaresi di un totale di 59 milioni di euro: una autentica stangata”. Da qui le promesse di ostruzionismo. Foschi si prepara alle barricate, invitando il centro-sinistra a prepararsi a una maratona notturna nell’aula consiliare, “dove siamo pronti”, dice “a respingere uno ad uno tutti gli emendamenti del Pd”. La lunga seduta si aprirà il pomeriggio del 25 ottobre per andare avanti anche il 26 ottobre, riprendendo, dopo la sospensione del week end, lunedì 29 ottobre”: Andremo avanti, notte e giorno, sino al 31 ottobre dove dovremo giungere all’approvazione del documento”, conclude perentorio il capogruppo Pdl.