Provincia di Chieti, presentati i risultati dellla missione in Bosnia e Croazia

presentazione_risultati_missione_provincia_chieti_in_bosnia_e_croaziaChieti. Questa mattina in Provincia a Chieti sono stati presentati i risultati della missione dell’Ente provinciale effettuato in Bosnia e Croazia nell’ambito del progetto ”Abruzzo – Balcani uniti dal mare”.

“Abbiamo fatto un viaggio riguardante una ricerca – ha spiegato l’assessore provinciale alla Cultura, Remo Di Martino – che si è interrotto bruscamente all’inizio del ‘900. Abbiamo toccato un po’ tutti gli argomenti (archeologia, pratica portuale, turismo religioso). Abbiamo incontrato diverse realtà che sono sia della Bosnia Erzegovina che della Croazia. Abbiamo due importanti porti, quello di Ortona e quello di Vasto, e deve finire questo sciocco campanilismo. Poi siamo andati nella città di Ploce dove abbiamo visitato il porto che potrebbe diventare il porto di riferimento della portualità abruzzese, nelo specifico di Ortona e Vasto. C’è già una macroregione danubiana, cercheremo di costituire una macroregione adriatica. Tutto dipende dalla costituzione dei rapporti dell’Abruzzo con Ploce. Noi vogliamo creare i presupposti affinché si costituisca questo collegamento. Dobbiamo superare il campanilismo ed incentrarci sulla necessità di avere questo collegamento. L’accoglienza che abbiamo avuto in questi posti è stata straordinaria e la sensazione che abbiamo è quella che ci stiano aspettando. Vogliamo creare delle relazioni non tanto dall’alto ma tra gli imprenditori. Cerchiamo di incentrare tutte le iniziative per instaurare questo contatto. Se non dovessimo realizzare un traghetto, sarebbe un fallimento da parte di tutti”.
“C’è questo grande merito dell’assessore Di Martino – ha detto il preside della Facoltà di Lettere dell’Università G. D’Annunzio, Stefano Trinchese – nel cercare di creare questo collegamento che manifesta anche dei connotati culturali. Come ha detto l’assessore, ci stano aspettando, questo perché i rapporti con loro ci sono sempre stati. Il mosaico adriatico c’è da sempre, solo che si è interrotto all’inizio del ‘900 con il conflitto mondiale nel quale sono prevalsi i nazionalismi. Questa è la media Europa adriatica che dobbiamo ricostruire. Quando si fece l’Europa si guardò anche al sud del continente perché questo non è un club dei ricchi, ma si cercano di creare dei collegamenti, dei traffici con il Mediterraneo e l’Adriatico”.
“Insieme a Michelino Natale – ha concluso il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale, Camillo D’Amico – abbiamo partecipato a questo progetto anche guardando all’aspetto religioso, al quale tengo molto. I porti di Vasto e di Ortona non possono essere competitivi, ma devono essere più concorrenziali e sinergici. Quei pochi fondi che ci sono devono essere dati in modo giusto per creare la sinergia in questi porti. Purtroppo oggi la competizione è forte e le aziende dislocano molto facilmente, quindi bisogna abbattere i costi e bisogna aiutare a convincere le aziende a rimanere. In questa vicenda noi giochiamo una partita importante e speriamo che la Regione stanzi dei fondi per questi due porti”.
Francesco Rapino

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