Chieti. “Riscontriamo soltanto, ai propri fini propagandistici, il desiderio del “mostro in prima pagina”, in contrapposizione al rispetto e alla cautela che meriterebbero la delicatezza e la importanza del nostro lavoro, nella cura e nell’assistenza di minori in grave disagio e al rispetto dovuto agli stessi nostri 100 dipendenti, persone in carne e ossa coinvolte in un impegno quotidiano e difficile”.
Così la cooperativa Lilium di Chieti risponde a quanto dichiarato nel corso della recente conferenza stampa da Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani e Adiantum, che hanno lanciato un appello alla politica e alle autorità affinché si risolva velocemente la situazione dei ragazzi che si trovano nella cooperativa psichiatrica in questione.
“Abbiamo dovuto purtroppo riscontrare – fa sapere dal canto suo la Lilium – una assoluta impossibilità di dialogo con Ccdu e Adiantum, malgrado invece noi avessimo già dimostrato ampia apertura e disponibilità, invitando i loro membri a visitare la nostra struttura Lilium, perché prendessero visione di persona della realtà dei fatti e della nostra corretta e trasparente operatività. E questo a seguito di una campagna stampa denigratoria nei ns. confronti, ad opera degli stessi, su vicende giudiziarie definite e concluse, in relazione alle quali alleghiamo le doverose diffide da noi espresse. Al loro arrivo in visita presso la nostra struttura – racconta – riscontrammo arroganza e indisponibilità preconcetta in risposta alla ns. apertura, finanche a giungere ad espressioni scurrili e a toni e ad atteggiamenti chiaramente provocatori. Ci accorgemmo purtroppo, e non potevamo certo immaginarlo, di avere di fronte le posizioni riconducibili alla battaglia ideologica del movimento di Scientology (e dei suoi adepti, visto che gli stessi ne fanno dichiaratamente parte, come da allegati) contro ogni forma di psichiatria. Scientology è ben nota ai media di tutto il mondo. Tra le più oltranzistiche posizioni assunte c’è la furibonda, rozza e primitiva lotta contro la psichiatria, portata avanti ideologicamente, senza basi scientifiche e soltanto con le specifiche motivazioni pseudo-religiose che le sono proprie. Non certo per nobili fini: la motivazione di fondo è subdola quanto assurda e irrealistica, affermare la propria pseudo-scienza della “Dianetics” (dianetica) contro la psichiatria ufficiale. Ogni altro commento è superfluo… Abbiamo verificato che il Ccdu è diretta emanazione di Scientology. Durante e dopo la loro visita in Lilium non abbiamo ricevuto nessun loro riscontro o rilievo mossoci: ora registriamo improvvisamente il clamore di una conferenza stampa. Non parteciperemo soprattutto perché non scendiamo sul piano della mera ricerca della visibilità e della scena mediatica. Vi scorgiamo soltanto, ai propri fini propagandistici, il desiderio del “mostro in prima pagina”, in contrapposizione al rispetto e alla cautela che meriterebbero la delicatezza e la importanza del nostro lavoro, nella cura e nell’assistenza di minori in grave disagio e al rispetto dovuto agli stessi nostri 100 dipendenti, persone in carne e ossa coinvolte in un impegno quotidiano e difficile. Sono state riportate le prese di distanza da parte degli enti e delle amministrazioni del Trentino nei confronti di costoro, quegli stessi enti e amministrazioni che, tra i molti altri in Italia, nonostante la campagna denigratoria in atto continuano a rivolgersi alla nostra struttura per l’affidamento dei minori affetti da patologie psichiatriche gravi, enti e amministrazioni che anzi ci hanno espresso nella circostanza solidarietà e vicinanza. Dunque oggi, con sconcerto, leggiamo dal Ccdu persino di “ritrovamenti” durante la visita in Lilium da noi promossa. E’ un termine assurdo di cui si sottovalutano la gravità e l’inopportunità, usato impropriamente soltanto per incauto sensazionalismo e per attirare l’attenzione della stampa. Anche di questo chiederemo dovuto conto in tutte le sedi opportune. Le porte della Lilium sono sempre aperte. Invitiamo, come sempre, i giornalisti a verificare con i propri occhi tutto quanto diciamo. Nei confronti di Ccdu e Adiantum assumeremo intanto ogni atto volto a preservare l’integrità della ns. reputazione e ad ottenere ristoro dei gravi danni che ingiustamente e assurdamente ci sono stati arrecati”.