“La vicenda del cordolo incriminato apparso su Corso San Giorgio rappresenta l’ennesimo pastrocchio politico-amministrativo prodotto dall’Amministrazione Brucchi, già gravemente corresponsabile per i pesanti ritardi nella esecuzione dei lavori che tanti danni stanno producendo all’immagine della città, ai residenti e alle attività commerciali”. A dirlo è l’ex Pd, Gianguido D’Alberto.
“La sgangherata scusa della sperimentazione tirata fuori dal Sindaco è assolutamente risibile. In primo luogo, perché l’intervento era previsto nel progetto iniziale e far finta di accorgersene solo ora o non è credibile o è sintomo di incomprensibile superficialità. In secondo luogo, se si trattava veramente di una semplice prova, per quale ragione si è provveduto ad una installazione non provvisoria ma definitiva con l’effetto di dover intervenire adesso con una più complessa rottura del tratto di pavimentazione già posizionato?”.
E prosegue: “Come ci si può accorgere solo ora di un problema di tale entità che comporterà la necessità di una nuova variante con il rischio di ulteriori costi e inaccettabili ritardi? Una situazione di caos che è figlia in realtà dell’assenza di una organica e chiara visione da parte dell’amministrazione sulla viabilità e il traffico in centro”.