Tra i compiti di Di Pangrazio, dirigente di ruolo della provincia (era direttore generale quando e’ stato eletto sindaco con umna coalizione di centrosinistra), figurano anche la cura dei rapporti con la Regione Abruzzo sul tema delicato delle funzioni, e di quelli con le istituzioni nazionali, regionali e locali e con le Università ed enti formativi pubblici.
La notizia ha creato una crepa in seno alla maggioranza che ha sostenuto l’elezione di Caruso. “Il presidente revochi immediatamente l’incarico politico o Forza popolare prenderà le distanze da questa amministrazione, che non poteva iniziare in modo peggiore il suo mandato”, ha scritto in una nota Massimo Verrecchia, ispiratore della lista Forza Popolare e consigliere comunale di Avezzano in area alfaniana, parlando di “sconcertante premio politico che mortifica tutti coloro che hanno individuato Caruso come candidato alla presidenza e lo hanno sostenuto”.
Ad Avezzano,al ballottaggio Di Pangrazio ha perso con Gabriele De Angelis, alla testa di liste civiche.
L’ex sindaco spiega: “In considerazione della mia esperienza di dirigente di ruolo, il presidente ha chiesto la mia collaborazione. Mii occuperò delle questioni rimaste sospese, dalla sede di via Sant’Agostino al palazzo del Governo, fino alle scuole. Si può fare bene – assicura Di Pangrazio – perché abbiamo un forte avanzo di amministrazione”