Mosciano. “Noam Chomsky, una volta, disse che la strategia standard per privatizzare è quella di togliere i fondi e, dopo, assicurarsi che le cose non funzionino affinché la gente si arrabbi cosicché tu possa consegnare al capitale privato”.
E’ il commento sulla vicenda Cirsu del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Pierluigi Filipponi, precisando che “quel ‘togliere i fondi’, oltre al significato classico ultra-liberista del taglio della spesa, significa anche togliere gente capace per sostituirla con gente incapace (la politica con la ‘p’ minuscola). Infatti, l’esempio lampante è il Cirsu, il quale con l’arma sciagurata della ‘mala gestio’ (commistione tra incompetenza e azioni interne fatte con cognizione di causa) è finito dritto nelle mani del privato. Uno dei servizi più importanti per la collettività, la gestione dei rifiuti, che verrà gestita dalla mano privata (con conseguente aumento dei costi…perché il privato non lavora per la gloria!) al posto di quella naturale: la mano pubblica. Naturale, in quanto ci sono dei servizi come l’energia, l’acqua, la scuola e, appunto, la gestione rifiuti che non possono prescindere da ciò! Invece, come è stato paventato dal M5S, l’incubo della privatizzazione si è avverato”.
Il consigliere moscianese ricorda come “ul M5S, in questi anni, ha lottato affinché questo non avvenisse, ma purtroppo è successo, con grande responsabilità del nostro Comune, il quale, tolta qualche timida azione per recuperare la situazione, non ha saputo o voluto imporsi. La nostra posizione è chiara: la gestione rifiuti dev’essere totalmente nelle mani del Pubblico; un Pubblico, però, composto da gente competente e onesta politicamente e non il pubblico fatto di carrozzoni e tessere politiche. Non si salva nessuno! Nemmeno Notaresco che ha spinto per il privato!”.
“Chiederemo come si muoverà a proposito, dato che la maggioranza ci ha accettato una mozione sul CONAI (incassare una percentuale a favore della collettività tramite la vendita dei rifiuti, cosa che un privato manterrebbe per sé); e chiederemo al cittadino se va bene tutto ciò, che il privato vada ad occupare un settore strategico come quello dei rifiuti”, conclude Filipponi.