San Giovanni Teatino. Il Consiglio comunale, nella riunione di martedì 18 luglio, ha approvato (11 voti favorevoli della maggioranza di Progetto Comune e 3 contrari della minoranza di San Giovanni Democratica e Movimento 5 Stelle) la Ricognizione delle partecipazioni attive possedute dal Comune ed il piano di riassetto per la loro razionalizzazione.
“Un passaggio necessario e inevitabile per evitare di finire in pre-dissesto, ovvero un aumento impositivo generalizzato che avrebbe pesato nelle tasche dei cittadini” ha dichiarato il Sindaco Luciano Marinucci. A presentare la proposta dell’amministrazione, nei termini richiesti dall’art 24 del D.Lgs, 175/16, è stato il Presidente del Consiglio Marco Cacciagrano.
“Le società controllate sono quattro – ha spiegato Cacciagrano – FB Multiservizi (quota di possesso del 100% – società in liquidazione), SGT Multiservizi (100%), SGT Sport SSD (100% – gestisce la piscina comunale) e San Giovanni Servizi (51% gestisce la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani). Il Comune ha una partecipazione dell’1,45% in ACA, mentre gli organismi strumentali sono la Scuola Civica Musicale e il Museo Civico di Scienza Naturali (in ambedue quote di possesso del 100%). Gli enti strumentali sono il Consorzio Comprensoriale del Chietino (quota 8,69% – per la gestione associata del servizio smaltimento rifiuti) e il Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell’Area Chieti-Pescara (una quota associativa – in liquidazione)”
“La Corte dei Conti – ha ricordato Cacciagrano – ha ribadito l’obbligo di rivedere le scelte strategiche assunte nell’ambito dell’organizzazione dei servizi locali, ogniqualvolta la società costituita o partecipata presenti perdite di bilancio”. E’ il caso, in particolare, di SGT Multiservizi. Il bilancio di previsione 2017/2019 ne dispone il ‘necessario ridimensionamento delle attività’. Tant’è che il Consiglio comunale ha deciso di remunerarne i servizi con 290 mila euro per l’anno 2017 e 140 mila nei successivi anni.
“Ad oggi non risultano non più sussistenti le ragioni per la gestione in house di alcuni servizi” aggiunge Cacciagrano facendo riferimento ai pareri dell’avvocato Carlo Costanatini e dei responsabili del Comune e alla relazione dell’ex amministratore unico di SGT Multiservizi Giovanni Ialonardi che dimostra come non ci sia ‘l’impiego ottimale delle risorse pubbliche’ ridotte al minimo negli ultimi anni da pesanti tagli ai trasferimenti del Governo.
Nido comunale. “Il costo annuo è di 470 mila euro. I ricavi, tra rette e servizi, ammontano a non più di 250 mila euro. Il contributo del Comune (230 mila euro nel 2016) non potrà superare i 35 mila euro nell’anno in corso e nei prossimi. La struttura quindi genera a SGT una perdita di 180 mila euro. Le strade da percorrere sono la chiusura o l’esternalizzazione”.
“La proposta formulata in un secondo tempo da un comitato di genitori, purtroppo non è economicamente sostenibile – ha spiegato Cacciagrano in una sala consiliare dove erano presenti molti genitori con bambini al seguito – perchè ipotizza entrate da un numero di bambini iscritti, 98, elevato (negli ultimi anni non più di 86), perchè, con più bambini, non considera il costo di un numero maggiore di educatrici previste per legge, perchè suppone un contributo comunale, 52 mila euro, che il Comune non può concedere, perchè suppone incassi da sponsorizzazioni assolutamente incerti. Con i dati certi (72 iscritti a tariffe vigenti e 30 mila euro di contributo del Comune) la perdita prevista sarebbe di 226 mila euro. La cifra scenderebbe a 134 mila in caso di aumento di tutte le rette (di ogni fascia di reddito) del 50%. In ogni caso la gestione del nido risulterebbe economicamente in disequilibrio”.
Trasporto scolastico. “Il costo annuo si aggira sui 150 mila euro. Il contributo del Comune da 176 mila euro del 2016 deve scendere a 76 mila euro nel 2017 e negli anni prossimi. Per l’anno in corso la perdita sarà prossima ai 50 mila euro. SGT Multiservizi ha già chiesto all’amministrazione comunale la necessità di rivedere il servizio proponendone l’esternalizzazione”.
Verde Pubblico. “Il Comune ha effettuato tagli. Il servizio non ha ricavi. Il servizio verde oggi non può essere gestito con soli 40 mila euro di contributo”.
Il piano licenziato dal Consiglio comunale prevede di mantenere in capo a SGT Multiservizi la gestione dei servizi dei servizi tributi, la refezione scolastica, il servizio degli impianti pubblicitari ed il servizio cimiteriale. Saranno invece revocati i servizi di trasporto scolastico, gestione e manutenzione del verde e gestione del nido d’infanzia, il tutto da gestire mediante ricorso al libero mercato. La gestione degli impianti sportivi della Cittadella dello Sport, e relative unità lavorative, sarà affidata alla partecipata SGT Sport SSD. Il Museo Civico di Scienze Naturali, la cui attività non ha mai avuto inizio, sarà chiuso.
“A tutte le società abbiamo chiesto che, con sollecitudine – ha concluso Cacciagrano – operino una ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze da comunicare alla Regione. La Regione infatti gestisce l’elenco dei lavoratori dichiarati eccedenti agevolandone la ricollocazione”.