Città Sant’Angelo: fronte comune contro la discarica

citta-sant-angeloCittà Sant’Angelo. Non cala l’attenzione del ‘fronte del no’ contro la realizzazione della discarica di Piano di Sacco, prevista dal Piano provinciale dei rifiuti nelle campagne angolane. Pd e Comunisti italiani spalleggiano il sindaco Florindi nella battaglia contro la Provincia: pronte le osservazioni al Ppgr.

Fronte comune a Città Sant’Angelo contro il progetto della discarica di Piano di Sacco. L’impianto di deposito e trattamento dei rifiuti previsto dal Piano provinciale dei rifiuti (Ppgr) trova l’opposizione del sindaco Gabriele Florindi, appoggiato dal Pd e dai Comunisti italiani.  In un manifesto fresco di pubblicazione, i circoli locali dei due partiti si schierano al fianco dell’amministrazione, annunciando la pronta presentazione di un elenco di osservazioni al piano adottato dalla Provincia di Pescara : “Difenderemo il nostro territorio, i nostri cittadini, il nostro ambiente, la nostra economia e il nostro paesaggio in ogni istanza. Un territorio ad alta vocazione agricola con coltivazioni di pregio, non potrà subire l’oltraggio di una discarica e relativi impianti di trattamento rifiuti”, si legge nel documento.

Oltre a quella di Piano di Sacco, sono tre le discariche indicate dal progetto provinciale nei territori limitrofi di Elice, Picciano e Collecorvino, Comuni nei quali, secondo Pd e Ci, “ricadrebbero danni e rischi elevati alla salute e al tenore di vita dell’intera collettività”. Per il ‘fronte del no’, gli elementi penalizzanti ed escludenti per la realizzazione sono i vincoli idrogeologici e paesaggistici , i caratteri boschivi e agricoli dell’area, peraltro poco distante da centri abitati e corsi d’acqua a rischio contaminazione. “L’agricoltura, l’enogastronomia, il turismo verde, le biodiversità, le tipicità e le specialità tradizionali, che sono realtà in piena valorizzazione, subiranno sicuramente penalizzazioni letali e ogni sviluppo in quella zona sarà danneggiato”, insistono gli autori del manifesto, “Pertanto il percorso avviato dalla Provincia di Pescara è inopportuno sia sul piano ambientale che su quello sociale; prevedere a Città Sant’Angelo un simile detrattore si rileverà un errore che non avrà precedenti”, concludono Pd e Comunisti italiani..

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