Giulianova. La riqualificazione dell’ex zuccherificio Sadam in via Trieste va a rilento e Linea Retta pone l’attenzione sul degrado dell’area, ricordando le promesse del sindaco Francesco Mastromauro.
“Era l’1 ottobre 2012 – ricorda Linea Retta – Riunione in Comune, nel tardo pomeriggio, con i rappresentanti delle società Giulianova Skyline e Diamond Group per fare il punto sui piani di recupero ex Sadam, prossimo all’avvio dopo la bonifica effettuata a partire dal 2009 ed il rilascio del permesso a costruire relativo al primo lotto ed all’ex Foma, il cui iter è in via di completamento. L’incontro, convocato dal sindaco Mastromauro, nell’occasione affiancato dall’assessore Alfonso Vella, dal dirigente Maria Angela Mastropietro e dal funzionario Fabrizio Iacovoni, aveva come obiettivo, dice il sindaco, di ‘attivare un fecondo dialogo con le due proprietà, mettendole in relazione tra loro e con l’amministrazione comunale al fine di un più stringente coordinamento giacche si tratta di un intervento urbanistico importantissimo per Giulianova e che cambierà radicalmente, in meglio, quella che è un’area vastissima e nevralgica della città in abbandono da 25 anni e giunta ad un gravissimo e vergognoso degrado, indegno per una località a forte vocazione turistica’. In considerazione dell’ampiezza ed incisività dell’intervento, il sindaco specificava che ‘ho ritenuto mio dovere puntualizzare alcuni aspetti e dare delle indicazioni, che hanno trovato accoglimento. ho anche ottenuto dalla proprietà l’impegno alla eliminazione delle barriere perimetrali affinché chiunque, passando, possa costantemente vedere la trasformazione in atto, seguire gli interventi passo passo, rendersi insomma conto di come muta quello che per tanti anni e’ stato un ricettacolo di rifiuti, un bivacco, un luogo popolato da ratti e serpenti. una immagine sconfortante che ha accompagnato i miei anni e quelli di tantissimi giuliesi, ma che finalmente verrà relegata tra i ricordi. quelli più brutti’”.
Per Linea Retta “le condizioni dell’area ex Sadam sono sotto gli occhi di tutti i giuliesi, ferma da sempre e con permessi scaduti per mancanza di rispetto delle condizioni pattuite. Caro Sindaco, quell’area è oggi, 10 giugno 2017, ricettacolo di rifiuti, bivacco, luogo popolato da ratti e serpenti. Non è, purtroppo, un ricordo, è la realtà. Caro Sindaco, senza offesa, il più brutto ricordo per i giuliesi sarà Lei. Si dimetta! Ormai non ha più una maggioranza che l’appoggia”.
Poi una stoccata al Partito Democratico che “sta rischiando l’osso del collo: sia se sta ancora con Lei, sia se le toglie la fiducia. Non vorremmo essere nei panni del segretario, Gabriele Filipponi; ne pagherà le conseguenze alla prossima competizione elettorale. O forse non è quello che vogliono nelle più alte stanze teramane?”
foto d’archivio