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Pescara, Piano portuale: partita la Vas senza ascoltare la marineria

Pescara. Pubblicato due giorni fa l’avviso sul Bura per la Valutazione ambientale strategica relativa alla proposta del nuovo Piano regolatore portuale. Uno dei passi definitivo per la rivoluzione progettuale del porto, ignorando le proteste della totalità dei marinai operanti nello stesso.

Sul Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo lo scorso 2 maggio è stata pubblicato l’avviso per la Valutazione Ambientale Strategica della proposta di Piano Regolatore Portuale: da quel giorno sono disponibili 60 giorni per presentare pubblicamente osservazioni contrarie o proposte di modifica, prima delle fasi di approvazione definitiva del progetto che rivoluzionerebbe il porto. Ma già da tempo, prima dell’approvazione del progetto da parte del Consiglio comunale, 49 dei 50 proprietari dei pescherecci operanti nello scalo pescarese hanno espresso un parere nettamente negativo al progetto nell’ambito di un referendum interno, consegnato poi alla Capitaneria di Porto (leggi le obiezioni)

Da più parti, compreso l’assessore comunale alle Problematiche portuali Serraiocco, giungono richieste per accelerare l’iter. Contro queste interviene il consigliere comunale Maurizio Acerbo (Rc): “Sento il dovere di intervenire per evitare che vengano per inerzia, come già accaduto in passato con danni devastanti, assunte decisioni che pregiudicheranno ulteriormente la vita della nostra città e del suo porto.

“Mi sembra doveroso richiamare l’attenzione sull’opinione espressa dalla marineria”, sottolinea Acerbo, “ma la sensazione è che le cose stiano andando avanti come se nulla fosse”. Un progetto più minimale è quello che chiede il consigliere comunale e regionale, rispettando la volontà di chi nel nuovo porto, poi, dovrebbe lavorare: “Oroprio la drammaticità della situazione che sta vivendo il nostro porto richiederebbe la elaborazione di un progetto più minimale come costi ma che risponda effettivamente alle esigenze della marineria”.

 

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Daniele Galli