“Solo negli ultimi 7 giorni” spiega la capogruppo M5S Enrica Sabatini, “siamo stati costretti a consegnare ben due diffide al Presidente del Consiglio Francesco Pagnanelli per segnalare commissioni convocate con scopi assolutamente lontani da quelli previsti dal regolamento”.
I toni si sono accesi nuovamente questa mattina per la convocazione di una seduta consiliare della commissione Cultura e Turismo con all’ordine del giorno “Partecipazione alla conferenza stampa di presentazione della 65esima stagione estiva dell’Ente Manifestazioni Pescaresi presso l’Hotel Villa Maria”.
“Le commissioni consiliari”, afferma la Sabatini, “in quanto articolazioni del Consiglio comunale, devono svolgere funzioni consultive, di controllo e di indagine concorrendo ai compiti di indirizzo e di controllo politico-amministrativo: la partecipazione ad una conferenza stampa non può essere assolutamente un motivo di convocazione di una commissione consiliare e rappresenta un insulto verso tutti i cittadini che pagano, attraverso i soldi pubblici, i gettoni di presenza ai consiglieri comunali”.
La diffida inviata al Presidente del Consiglio Francesco Pagnanelli ed in cui il M5s ha chiesto l’annullamento della commissione, segue un’altra diffida presentata dalla Sabatini durante la conferenza capigruppo tenutasi solo una settimana fa. “In occasione della conferenza capigruppo”, ripercorre la capogruppo pentastellata, “ho rappresentato con forza al Presidente del Consiglio e a tutti i capogruppo presenti il nostro dissenso rispetto all’inaccettabile prassi di convocare sedute consiliari con all’ordine del giorno l’approvazione di verbali relativi, tra l’altro, spesso, a sedute convocate, a loro volta, per approvare verbali! Una prassi da noi sempre fortemente contestata e denunciata in diverse occasioni anche al precedente Presidente del Consiglio Antonio Blasioli”.
La battaglia del M5s sulla corretta gestione delle commissioni risale, infatti, a oltre due anni fa quando i cinquestelle fecero esplodere il caso “Stop Gettonificio”, segnalando il fatto che i consiglieri comunali ottenevano il gettone di presenza entrando in commissione giusto il tempo di una firma dal momento che non vi era una regolamentazione che imponesse un limite minimo di tempo di presenza rispetto ai 60 minuti di seduta previsti. Per questo motivo il M5s presentò una modifica del regolamento, approvata poi dal Consiglio comunale nel luglio 2015, in cui venne stabilito che il gettone di presenza fosse erogato solo a seguito di un’effettiva partecipazione alla seduta consiliare, come stabilito dal Testo unico degli enti locali.
“I cittadini pagano “il nostro stipendio”, conclude la grillina, “e meritano rispetto attraverso un impegno serio, un lavoro efficiente e produttivo”.
“Capisco che la critica della consigliera Sabatini possa essere legata in parte anche alla loro vera e propria ossessione nei confronti dell’Ente Manifestazioni, di cui noi vogliamo il rilancio e loro la chiusura, ma dal punto di vista regolamentare, ritengo di non aver commesso violazioni, né che il denaro pubblico sia stato sperperato”, replica Emilio Longhi (Pd), presidente della commissione Cultura.
“Infatti”, aggiunge Longhi, “per quanto riguarda l’aspetto economico, il sistema dei gettoni di presenza prevede che non se ne possano sommare oltre una certa cifra mensile, cosa di cui la Sabatini è perfettamente al corrente. Il mese di maggio è stato molto impegnativo tra Consigli e sedute di Commissione, per cui, considerato che siamo all’ultimo giorno del mese, immagino che gran parte dei 7 consiglieri presenti abbia già raggiunto tale soglia massima, e per tanto non percepiranno compenso per la partecipazione alla seduta odierna”.