Priorità assoluta alla risorsa idrica e “irrinunciabilità dell’approvvigionamento idrico delle sorgenti del Gran Sasso”, quindi, invito alla Regione Abruzzo a “procedere senza indugio all’adozione degli atti necessari per il rilascio della concessione idrica e delle autorizzazioni previste dalla legge”.
Come noto, infatti, i soggetti gestori del sistema idrico hanno solo una concessione provvisoria che viene rinnovata di volta in volta; questo proprio a causa delle interferenze delle diverse attività (INFN e Autostrada dei Parchi) in prossimità delle sorgenti del Gran Sasso e delle condizioni anomale nelle quali avviene la captazione.
“Il sistema idrico del Gran Sasso ha caratteristiche uniche in Italia e ci vuole un protocollo specifico – ha sottolineato il presidente Renzo Di Sabatino – convocheremo i consiglieri regionali per riflettere con loro e sensibilizzarli sulle questioni aperte: quelle legate alla sicurezza, ai parametri di legge, alle contraddizioni che questa vicenda ha portato alla luce. Va cambiata anche la legge sull’Ersi che ha espropriato i territori di un ruolo”.
Rimangono i punti individuati nell’assemblea precedente: istituzione di un Comitato tecnico-scientifico di tutela della salute in cui siano presenti rappresentanze dei Sindaci finalizzato ad una puntuale raccolta dati sulla qualità delle acque e con pareri vincolanti sulle scelte strategiche in materia di approvvigionamento idrico; aggiornamento dei protocolli di gestione dell’emergenza e della filiera della comunicazione istituzionale fra enti e verso i cittadini; dotazione ad opera dei soggetti coinvolti – INFN, Strada dei Parchi, Ruzzo Reti S.p.A. – di strumenti di monitoraggio tali da segnalare le anomalie in tempo reale; interventi strutturali finalizzati alla definitiva messa in sicurezza della captazione presso le sorgenti del Gran Sasso al fine di evitare ogni interferenza con il sistema idrico; verifica puntuale delle risorse stornate dalla “terza canna” del traforo del Gran Sasso e destinate alla messa in sicurezza del sistema acqua; tempestività nella pubblicazione delle analisi sui punti di campionamento della rete di distribuzione effettuati sia dall’ARTA che dal laboratorio incaricato dalla Ruzzo Reti, “Astra”.