Lo ha dichiarato il circolo cittadino di Rifondazione Comune che denuncia l’assordante silenzio dei consiglieri giuliesi: “tranne che per l’intervento del sindaco e del consigliere Arboretti ci siamo trovati davanti ad un Consiglio muto, se ci fossero state le ‘papere mute’ avrebbero fatto più rumore,una vera vergogna, un’umiliazione per l’aula che li ospita, il mancato rispetto nei confronti degli elettori che li hanno chiamati a rappresentarli. Consiglio caratterizzato anche del gran numero di consiglieri assenti,o di chi era presente all’esterno dell’aula consigliare, guardandosi bene dall’entrare, ripetiamo una vera vergogna. Ai consiglieri del PD vorremmo ricordare che fecero la campagna elettorale sull’ospedale e che nella sede di Mastromauro proprio D’Alfonso promise la riapertura del centro nascita, oggi davanti ad un argomento tanto importante per l’intera collettività, invece di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale fanno le donne e gli uomini di partito a cui non è permesso parlare, se il capo non vuole. Sul PD non concordiamo, lo abbiamo detto, e l’opposizione? Non aveva proposte da fare? Non aveva nulla da dire? Ma come i 5 Stelle ovunque sono, entrano nel merito delle questioni e qui? Forse per loro la Sanità pubblica non è da salvaguardare? e tutta l’area del centro destra? Fosse stato solo per demagogia, anche se l’argomento non li interessava, avrebbero dovuto battere i pugni sul tavolo, invece muti come le papere”.
Per Rifondazione se non ci fossero stati interventi da parte del pubblico che ha motivato l’importanza del buon funzionamento di un ospedale, “avremmo solo assistito all’ennesima passerella politica fatta di disaccordo di idee, Mascitelli dice il 28 aprile che nella provincia di Teramo c’è bisogno di due ospedali per acuti di primo livello e si smentisce in consiglio comunale, Fagnano parla di lungodegenza, D’Alfonso conclude con l’apertura di un tavolo propositivo di lavoro, ma non di quale vocazione avrà, parla di soldi che ci sono, ma non dice se sono tutti pubblici o pubblico-privato”.
Il circolo Pasquale Di Massimantonio chiude citando Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma molte volte ci si azzecca, perchè oggi abbiamo assistito ad un brutto teatro della politica”.