Francesco Comignani non è più il sindaco di Silvi da qualche settimana. Ma l’opera portata avanti nei suoi tre anni di governo sta oggi raccogliendo frutti importanti.
La Regione, infatti, ha inserito Silvi nel proprio Masterplan per un’importante opera che riguarda il completamento della pista ciclabile e la riqualificazione del lungomare centrale. Più di un milione di euro l’investimento programmato.
L’annuncio lo ha dato lo stesso ex primo cittadino, nel corso di una conferenza stampa tenutasi in un locale pubblico perché in fondo il palazzo di città non è più la sua dimora dopo che è stato costretto a constatare che non ci sono più i numeri per continuare ad amministrare.
Tanta gente ad ascoltarlo. Accanto a se anche l’assessore regionale Dino Pepe e il consigliere del regionale del Pd Luciano Monticelli, oltre ad ex amministratori e consiglieri che sono rimasti accanto a Comignani e ai dirigenti locali del Pd, a cominciare dal segretario Fioravante Costantini. Tre erano i progetti sui cui si erano concentrati gli sforzi dell’ex sindaco e della sua Giunta.
Il primo riguardava appunto la pista ciclabile e la sistemazione del tratto centrale del lungomare, riqualificando questa porzione anche in ottica di rilancio del turismo. L’altro progetto la riqualificazione del villaggio del fanciullo, infine l’acquisizione del terzo binario con una finestra di dialogo aperta con le Ferrovie. Ebbene, tutte e tre le opere hanno ricevuto le giuste attenzioni.
Proprio il primo progetto quindi ha ottenuto i fondi regionali e l’inserimento nel Masterplan. Per quanto riguarda il villaggio del fanciullo non si è ancora arrivati ad una conclusione ma Comignani ha assicurato che l’iter sta seguendo la sua giusta strada. E per quanto concerne l’utilizzo dell’area chiamata “terzo binario” che il Comune vuole acquisire, è arrivato il parere favorevole. A questo punto però è necessario capire chi porterà avanti le procedure.
“Il commissario o la futura amministrazione”, ha sottolineato Comignani, “su questo non ci sono dubbi. Abbiamo voluto portare a conoscenza dei cittadini queste importanti iniziative che daranno ulteriore lustro a Silvi. Se mi sono sentito tradito? No, assolutamente no. Il tradimento è una parola troppo grossa. Non c’erano più i numeri. Quindi c’è stata una naturale presa d’atto”.