Chieti, l’occupazione al centro del Consiglio Comunale

di_primio_umbChieti. “Certamente, nel Consiglio Comunale odierno, un solo Ordine del Giorno non può far fronte e dare delle risposte a tutte le emergenze che si stanno sviluppando in città, si veda ad esempio oltre alla Burgo anche il caso Sixty“.

Lo ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso del Consiglio Comunale odierno, relativamente alla trattazione degli Odg “Progetto In.Te” e “Chierimenti situazione Burgo”.

“Emergenze di natura occupazionale – ha proseguito Di Primio – che necessitano di un coinvolgimento molto più ampio da parte degli altri Enti istituzionali, quali la Provincia, la Regione e lo stesso Govereno centrale. Ma in questa situazione voglio sottolineare che il mio impegno e il mio lavoro per la risoluzione di questi problemi non è mai venuto meno, anzi, ha coinvolto lo stesso Prefetto di Chieti con la richiesta di un tavolo urgente da instaurare con la Regione. A tal proposito, dunque, confermo la mia attiva partecipazione, martedì 13 marzo, presso la sede della Regione, ad una riunione tecnica avente ad oggetto la discussione dei progetti portati avanti dal nostro territorio. Incontro al quale parteciperà, oltre al sottoscritto, anche il presidente della Regione, Gianni Chiodi, l’assessore Gianfranco Giuliante e l’assessore Mauro Febbo. Credo, infatti, per il rispetto dei cittadini e per l’impegno che sto profondendo fin dal primo momento, che la Regione mi debba indicare dei termini e dei tempi certi per la risoluzione di detti  programmi, evitando che le lungaggini si dimostrino come una occasione persa. E mi riferisco al: progetto Sirec, collocato all’interno dei Prusst, che potrebbe portare nella zona   industriale della nostra città 400 nuovi posti di lavoro; progetto della Società Acca, che potrebbe collocare 300 nuovi occupati se solo si firmasse il decreto che lo blocca; ai progetti Puc, in cui sono coinvolti aziende come la General Sider e l’Alitec; progetto dell’Azienda IAC, per la sua riqualificazione aziendale; progetto dell’Azienda Sixty, per il recupero della ex conceria Cap; progetto In.Te., sul quale l’Ente Regione, interpellato dal Comune, ci ha già fatto sapere che non è più necessario l’annullamento dell’autorizzazione integrata ambientale AIA per consentire di passare all’iter autorizzativo dell’edificabilità degli opifici e che è in corso di studio la richiesta di scomputizzazione dei finanziamenti per gli oneri di urbanizzazione (legge 181). Allo stato attuale, inoltre, le imprese che finora hanno fatto domanda al Suap per potersi insediare sui terreni della ex cartiera sono 8, anche se altre aziende sono fortemente intenzionate ad aderire al progetto che prevede l’inserimento complessivo di 20 opifici. Sempre nell’ottica di favorire il più possibile l’insediamento delle aziende abbiamo  promosso, poi, un Protocollo d’Intesa con la Provincia di Chieti al fine di rivedere il limite del piano paesistico. È giusto sottolineare il fatto che tutto il possibile si sta facendo per creare delle condizioni d’investimento nella nostra città e che il nostro obiettivo deve essere la tutela dei lavoratori che hanno perso occupazione e di coloro che il lavoro non ce l’hanno. La politica – ha concluso Umberto Di Primio – deve assumersi le proprie responsabilità che vadano oltre l’appartenenza partitica”.

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