Chieti. “L’amministrazione del sindaco Di Primio fin dall’inizio del proprio mandato sta perseguendo l’obiettivo della riqualificazione del patrimonio culturale cittadino”.
Lo ha detto in una nota l’assessore alla Promozione Turistica del Comune di Chieti, che ha proseguito: “A tale scopo, già dall’autunno del 2011 è stato siglato un protocollo d’intesa tra Comune, Provincia di Chieti e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici al fine di affrontare nel miglior modo possibile questa tematica. Dal protocollo è scaturito un tavolo tecnico di lavoro che, nelle singole riunioni, si sta occupando di affrontare le problematiche connesse alla valorizzazione del patrimonio culturale cittadino tra le quali la gestione del Museo d’Arte Costantino Barbella che, dall’ottobre del 2010, è privo della Direzione Scientifica e, quindi, carente di una figura di coordinamento. Il tavolo tecnico si sta, quindi, occupando di ricercare la migliore soluzione per la nomina di un responsabile scientifico della struttura. Il Museo Barbella è stato, comunque, inserito nei progetti di sviluppo turistico e culturale che stiamo portando avanti, tra i quali la Settimana della Cultura e il Trekking Urbano. Vorrei ricordare che il Museo Barbella ha ricevuto la visita, in data 28 febbraio 2012, del dottor Ettorre, Direttore Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del MiBac, il quale ha fornito utili consigli per la sua valorizzazione. Quanto all’Archivio Storico comunale, si tratta sicuramente di uno dei più importanti luoghi della memoria della città di Chieti. La sede di via Ianni, che richiama studiosi e frequentatori, è ormai divenuta la sua naturale collocazione. Inoltre le ampie sale e magazzini permettono la conservazione dei documenti che, al contrario di quanto afferma il coordinatore dei Giovani dell’Idv, Giampiero Riccardo, sono molto ben tenuti considerando l’effetto che il tempo ha su documenti centenari. L’Archivio viene frequentato anche da giovani studiosi, pertanto consiglio anche al giovane coordinatore di recarsi di tanto in tanto presso tale prestigiosa struttura per confrontarsi con chi è abituato a praticare abitualmente tali luoghi e ne produce ricerca. Pur riconoscendo che la Biblioteca Comunale potrebbe essere collocata in una struttura più idonea – ha concluso l’assessore Russo – ricordo che essa si colloca nel segmento delle biblioteche di quartiere che offrono agli utenti un servizio di prestito libri e di lettura ma soprattutto di consultazione dei quotidiani, non un luogo di studio e ricerca ma di incontro e, perché no, di svago”.