Chieti. “Dopo il Consiglio Comunale di ieri la sensazione è quella di una maggioranza rinunciataria, ormai rassegnata al fallimento ed alla crescente impopolarità del sindaco Di Primio. I consiglieri eletti nel centrodestra hanno pudore persino nel farsi vedere assieme al sindaco e per questo disertano le sedute”.
Lo affermano i capigruppo dell’opposizione dl Comune di Chieti, che proseguono: “Un vecchio adagio recita non c’è mai fine al peggio ma questa amministrazione comunale, che di magre figure ne ha collezionate finora a iosa, stavolta ha davvero toccato il fondo. Non essere presenti in aula ieri in occasione del Consiglio Comunale è da considerare un gesto sconsiderato. Maggioranza assente e quei pochi presenti fuggiti via per non essere sconfitti nuovamente dall’opposizione che vorrebbe evitare di “sparare sulla Croce Rossa” ma che non può tacere davanti a codesto scempio politico. In tutte le votazioni di ieri la maggioranza, anzi il partito di maggioranza relativa (Pdl) è uscito sconfitto. Crediamo che sia uno dei pochissimi casi, o forse l’unico nella politica italiana in cui si sia registrata una situazione del genere. Oltre agli ordini del giorno respinti dalla minoranza, sono stati approvati gli ordini del giorno del gruppo Pd su Chieti Solidale, in cui non si percepiranno più gli emolumenti da parte del Consiglio di Amministrazione e inoltre anche l’Odg sulla discarica Casoni in cui si esorta l’amministrazione a non far arrivare a Chieti anche i rifiuti del pescarese. Dire che ormai la maggioranza è allo sbando, spaccata, e senza spina dorsale, è superfluo: il vero problema è che la maggioranza non esiste più. Crediamo che quei pochi rimasti ieri in Consiglio in cuor loro si siano vergognati di far parte di una coalizione: all’atto della votazione solo il consigliere Rispoli è rimasto in aula. Il sindaco ha ormai perso il controllo della situazione e non è capace di governare neppure la sua maggioranza, figurarsi una intera città: vedere i banchi della maggioranza vuoti nonostante bastasse loro la presenza di 16 consiglieri su 26 per battere un’opposizione che conta (con tutti i presenti) 15 consiglieri è stata una scena desolante che non fa onore alla politica cittadina. Sicuramente – concludono i capigruppo – c’è qualcosa di più grave dietro le quinte, ma se fossimo nei panni del Sindaco preferiremmo salvare l’onore e andare a casa, piuttosto che dimostrare platealmente di non essere in grado di riuscire a governare la città”.