Pescara. La polemica sull’eliporto dell’ospedale di Pescara, inadatto a ospitare i nuovi elicotteri del 118, si acutizza dopo la morte di un uomo, vittima di un incedente strada e Bucchianico e trasferito nel nosocomio pescarese via terra.
“Non sapremo mai se, utilizzando l’elisoccorso, anziché la classica autoambulanza, la vittima sarebbe sopravvissuta o comunque sarebbe arrivata viva alla rianimazione del capoluogo adriatico”, commenta Armando Foschi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale, che nei giorni scorsi ha sollevato la problematica. “ma ci resterà per sempre il dubbio e sicuramente il ‘caso’ è emblematico della gravità della situazione”.
“Una situazione”, denuncia Foschi, “non determinata da un banale errore, né tantomeno dalla fatalità, e che va risolta immediatamente, non fra un anno, perché nel frattempo ci chiediamo quante altre persone debbano rischiare di morire perché l’ambulanza non ha raggiunto per tempo il nosocomio pescarese”.
FdI, “investiremo ora le altre Istituzioni, a partire dalla Commissione Vigilanza del Comune di Pescara, al fine di abbattere il muro di silenzio e di omertà che sceso sulla questione”.