Chieti. “Abbiamo presentato l’unitaria richiesta perché la verifica avvenga nella deputata sede della Commissione Consiliare e non nelle segrete stanze dei dirigenti oppure in quelle discrete e riservate della giunta. La partita è troppo importante ai fini della vivibilità del bilancio dell’Ente che risulta appesantito dai sempre minori trasferimenti da Stato e Regione, dai rigidi vincoli del Patto di Stabilità e dai postumi delle allegre scelte fatte da questa maggioranza troppo ligia e frettolosa nel riconoscere debiti e permangono forti dubbi sulla loro effettiva fondatezza”.
Così afferma il capogruppo dei Pd, Camillo D’Amico, in merito alla richiesta avanzata dai gruppi della minoranza di centrosinistra alla Provincia di Chieti per l’avvio della verifica dei residui attivi e passivi aggregati al bilancio.
“Questo potrebbe essere l’ultimo anno di piene funzioni in un Ente che andrebbe sì riformato ma non abolito – continua D’Amico – e cercare di recuperare liquidità utilizzabili è un imperativo che riguarda tutti e non solo alcuni; porre a soluzione problemi viari ed infrastrutturali, che si trascinano da tempo, è un esigenza complessiva e generale dell’intero territorio provinciale ed hanno trovato aggravamento nel totale fermo abbiamo avuto in questi 3 anni di amministrazione guidata da Enrico Di Giuseppantonio. La norma di regolamento prevede entro dieci giorni l’obbligo della commissione consiliare. Questa volta confidiamo in un atto di responsabilità politica dell’intera maggioranza solitamente tesa ad evitare il confronto e l’analisi di merito e troppo fissata ad attuare la melina alla quale ci ha abituato fatta di sotterfugi e rinvii strumentali”.