Chieti. Questa mattina il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e l’assessore al Bilancio, Roberto Melideo, hanno parlato delle risultanze della Relazione Ministeriale sulla gestione dell’Ente.
“E’ deludente costatare ancora una volta – ha affermato l’assessore Melideo – come la brama di apparire di alcuni elementi dell’opposizione porti alla diffusione di notizie incomplete e presentate in modo da essere lette come a loro sia più comodo. Tali iniziative, inoltre, vengono dagli stessi presentate con un puerile compiacimento senza capre che le situazioni malaugurate sarebbero solo un danno per la comunità teatina. L’amministrazione del sindaco Di Primio si è insediata quasi a metà del 2010 e la relazione del Ministero, è bene innanzitutto precisare, ha preso in esame la gestione dell’Ente nel periodo 2006-2010. La relazione, praticamente, va ad avvalorare ciò che l’amministrazione del sindaco Di Primio ha sin dall’inizio della consigliatura portato a conoscenza della cittadinanza e dei consiglieri comunali, vale a dire tensione finanziaria acquisita dovuta all’eccessivo indebitamento dell’Ente; alla gestione poco attenta della Teateservizi soprattutto in relazione alla capacità di riscossione dimostrata in quei anni; ad un’eccessiva spesa del personale. Avendo contezza da subito di tale situazione stiamo cercando, rimboccandoci le maniche e lavorando con scrupolo, di porre rimedio ai vulnus ereditati non senza difficoltà per effetto della ristrutturazione straordinaria che il debito pubblico e tutta la macchina della pubblica amministrazione sta vivendo in questo ultimo biennio. Lo Stato centrale impone drastiche riduzioni di risorse a tutto danno dei Comuni e vincoli di finanza pubblica rigidissimi da rispettare; in questo quadro stiamo cercando di ridurre l’indebitamento e allentare la tensione di cassa facendo pesare il meno possibile tutto ciò ai nostri concittadini. La vecchia amministrazione è partita nel 2005 con un tesoretto (avanzo di bilancio) pari a circa 7 milioni di euro che pian piano si è ridotto nel rendiconto 2009 ad un valore pari a 1.929.161,97 euro anche per effetto degli elevati costi della gestione teatrale e di eventi spot come il Festivalbar costato alla cittadinanza circa 400 mila euro. Nel contempo è aumentato l’indebitamento per i molti mutui contratti; è stata creata la Teateservizi che ha portato di conseguenza, per ricaduta sul Comune, ad un incremento del costo del personale e di tutta la spesa corrente. La stessa relazione rileva criticità, poi in merito al superamento dei vincoli nel numero di dirigenti in servizio a cui era stato aggiunto un direttore generale con conseguente aggravio di spesa corrente. A tutto ciò abbiamo risposto da subito richiedendo un’accelerazione alle riscossioni oltre un efficientamento della Teateservizi e dell’Ente comunale nel suo complesso. Alcuni esempi concreti sono l’emissione di ingiunzioni di pagamento relative ai periodi 2003-2007 che stranamente non erano state mai effettuate. L’emissione del ruolo idrico 2010 avvenuto molto più veolcemente che nel passato, cioè sin dai primi mesi del 2011, a cui a stretto giro è seguita la bollettazione. Sono stati controllati 3 mila contatori dell’acqua che stranamente registravano negli scorsi anni anomali consumi pari a zero a tutto danno delle casse dell’Ente. E’ entrato in funzione un ufficiale giudiziario per effettuare le riscossioni coattive e tutto ciò ha portato ad un incremento delle riscossioni di circa il + 30% rispetto al passato periodo esaminato. Sono stati eliminati residui attivi per 19.147.097,53 euro addirittura in misura superiore ai residui passivi eliminati per 17.865.047 euro. Si è spinto sul meccanismo della devoluzione per permettere la realizzazione di lavori pubblici limitando al massimo la contrazione di nuovi mutui. Sono stati dismessi 20 automezzi con la riduzione di spesa che ne deriva. Si è battuto il pugno sul tavolo per ottenere trasferimenti regionali e ministeriali specifici e lo stesso sindaco Di Primio spesso a muso duro ha sollecitato i vertici di tali Enti senza timore reverenziale ottenendo ad esempio nel mese di dicembre un trasfeimento di circa 6 milioni di euro. Siamo consapevoli che c’è ancora da fare e che il momento storico in cui stiamo vivendo impone la pubblica amministrazione a vertiginosi cambiamenti che risultano epocali. Alla luce di tutto ciò stiamo vivendo il nostro mandato e perciò è ingiusto l’atteggiamento dell’opposizione che, di fatto, per voce di alcuni elementi punta il dito allo specchio e per voce di altri fiata senza cognizione di causa”.
“Non si può dire che il percorso di efficientamento si sia concluso – ha continuato il sindaco Di Primio – visto anche il lavoro che ci siamo trovati addosso per il quale non basta un mandato per risolvere la situazione. L’ispezione si è chiusa l’11 luglio 2011 e le criticità riguardano le annualità nelle quali io non ero sindaco. Quindi rimane la mia delusione per una politica così bassa che si sta attuando nella nostra città. L’ispezione ha riguardato 3 mesi della nostra amministrazione, quindi non capisco come si possa accusare la mia amministrazione, secondo il linguaggio degli ispettori, di bassa capacità di organizzazione. Da quando sono in carica, vengo accusato di cose di cui non mi sento responsabile. I debiti riconosciuti ammontano a 3 milioni di euro e riguardano il periodo tra il 2006 ed il 2010. Ho un’amministrazione che soffre di problemi di cui soffrono tutte le amministrazioni. Mi voglio prendere la responsabilità della Teateservizi, ma non mi posso prendere le colpe di cose e debiti delle precedenti amministrazioni. In questo Comune sono state fatte in modo non legittimo 34 progressioni orizzontali che hanno creato una spesa di 534 mila euro tra il 2006 ed il 2008 che noi dobbiamo recuperare. Noi abbiamo questa situazione da gestire che è difficile sotto il profilo economico. Tra gli altri c’è il problema della Teateservizi e Chieti Solidale. Non c’è un problema di dissesto e di predissesto perchè l’indebitamento lo conoscevamo già. Oggi il nostro ruolo è diverso rispetto a quello dell’opposizione che è quello di gestire ciò che abbiamo trovato, il che non è facile. Dobbiamo sopperire alle carenze che vengono. La situazione è veramente difficile da gestire perchè oltre al bilancio si deve gestire il quotidiano”.
Francesco Rapino