Vasto. “Ci sono due questioni importanti in sospeso che non consentono all’amministrazione comunale di formulare una proposta di bilancio 2012: la percentuale Imu da applicare e la scelta di istituire, dal 2012, l’imposta di soggiorno”.
Nicola Del Prete, capogruppo di Alleanza per l’Italia e Davide D’Alessandro, Capogruppo di Alleanza per Vasto, spiegano così i ritardi della giunta nell’approvazione il bilancio di previsione 2012 che dopo il vaglio ed il relativo parere dell’organo tecnico dei revisori dei conti, dovrà approdare in Consiglio comunale. “L’amministrazione comunale è di fronte ad un bivio – riprendono D’Alessandro e Del Prete – decidere se recuperare i circa 2 milioni di euro in meno che avrà dallo Stato in virtù dell’introduzione dell’Imu, l’attuale Ici per semplificare, e della introduzione dell’imposta di soggiorno, oppure se operare con tagli alle spese, rivalutazione del patrimonio immobiliare comunale ed una rivisitazione di tutti i contratti in essere. E’ evidente che queste decisioni – prosegue il capogruppo ApI – avranno una incidenza rilevante sull’atteggiamento che ApI ed ApV mostreranno nei confronti dell’attuale maggioranza. Noi abbiamo delle proposte serie, ponderate, che confronteremo in sede di commissione regolamenti e bilancio. Ci aspettiamo dal governo cittadino una particolare attenzione alle nostre proposte, sia dal punto di vista politico che amministrativo. In caso contrario, prenderemo atto della volontà di questa maggioranza di eludere volutamente il confronto con chi, responsabilmente, vuole contribuire alla soluzione dei problemi della città. Sulla imposta di soggiorno, in particolare, riteniamo che la sua introduzione debba essere presa in considerazione, dopo una serie di modifiche alla proposta di regolamento elaborata dalla maggioranza che non tiene conto, ad esempio, di aliquote diversificate in base alla stagionalità, solo per l’anno 2013. Così come pensiamo che eventuali variazioni in aumento di percentuali da applicare, riferite a quelle in essere con l’ICI, possono riguardare solo ed esclusivamente le seconde case. E’ nel taglio delle spese che riteniamo si debba fare e si possa fare molto. Le nostre non sono pregiudiziali, ma la posizione riflessiva di chi non intende far gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini vastesi il riequilibrio dei conti dello Stato e dei Comuni”.