Chieti. “Lo dicono i Tg, è in evidenza su tutti i siti meteo: un’emergenza neve è in arrivo anche da noi. E cosa fa la nostra amministrazione? Presenta una nota al Piano Neve”.
Così si esprime il capogruppo di “Chieti per Chieti” al Consiglio Comunale del capoluogo teatino, Luigi Febo, sul Piano Neve che continua dicendo: “Ma, più che un Piano Neve, è una previsione di quello che succederà con le nevicate previste per la metà di questa settimana e cioè Chieti sarà bloccata e il disastro dell’anno scorso ci farà sorridere al confronto. Un solo mezzo deputato al trasporto neve contro gli undici del 2011 e poi: tre mezzi spargi sale contro tredici due mezzi per il caricamento della neve contro sedici tre mezzi con lama e spargisale (spazzaneve) contro i cinque dello scorso anno cinque gli operai spalatori. Ma non è finita qui: il Comune ha individuato e decritto i quattro percorsi (stabiliti dalla delibera di Consiglio e ripresi dal capitolato) per i mezzi spazzaneve. Ma di spazzaneve ne prevede solo tre. Cosa vuol dire? Che un percorso non verrà fatto? E cosa succederà nei quartieri periferici? Non ha previsto la distribuzione dei sacchetti di sale nei luoghi individuati dal Piano Neve cioè presso le scuole, gli ospedali, gli uffici pubblici, ha individuato un unico punto di distribuzione del sale, per i privati che ne avessero bisogno, in via Ianni. Il Comune di Chieti è riuscito ad essere inadempiente anche rispetto al capitolato del Piano Neve che ha eleborato lui stesso. Con un quinto dei mezzi a disposizione è legittimo pensare che solo un quinto del territorio sarà pulito dalla neve, che il sale non sarà distribuito e che sarà davvero difficile per i cittadini andare personalmente a prendere i sacchi di sale. Chiediamo al sindaco Di Primio di affrontare l’emergenza neve rispettando, quantomeno, il capitolato speciale d’appalto del Piano Neve 2011-2012 iniziando dalla consegna dei sacchetti di sale nei luoghi individuati e attivando almento due punti di distribuzione facilmente raggiungibili per i cittadini. Ad esempio in piazza Escribà ed uno a Chieti Scalo. Certo il sindaco Di Primio – conclude Febo – per rimediare a questa disorganizzazione, potrà sempre ricorrere al cottimo fiduciario che tradotto in soldi vuol dire che, vista l’urgenza, può chiamare senza gara chicchessia. Ma quanto costerà ai cittadini?”.