Francavilla al Mare. “Se il porto è inquinato o meno non lo stabiliamo noi ma si stabilisce con dati oggettivi rilevati dagli Enti preposti. In questo caso, è l’Arta, l’unico Ente riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, a dettare le procedure che bisogna seguire per riprendere la realizzazione del porto. Le procedure noi le rispettiamo perché non riteniamo che gli atteggiamenti di tuttologia e onnipotenza perpetrati per anni a Francavilla, a ben vedere, abbiano dato dei risultati”.
Esordisce così il sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, in risposta alle dichiarazioni del consigliere di minoranza, Roberto Angelucci, sull’approdo di Francavilla.
“In occasione della Conferenza dei Servizi per la caratterizzazione aree ricompresse nel Sin Saline-Alento, il 19 gennaio scorso – fa presente l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Giangiacomo – l’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente ha consegnato una relazione tecnica contenente i dati delle controanalisi da loro effettuate, nei quali si evidenziano valori oltre soglia di alcuni inquinanti, come idrocarburi pesanti, ddt e arsenico, dovuti alla presenza di rifiuti interrati”.
“Vogliamo rispettare le procedure – precisa il sindaco Luciani – e quindi provvederemo alla bonifica della strada sterrata che collega viale Alcione all’approdo così come richiesto dall’Arta. Ciò comporta un enorme impegno economico per il quale ci stiamo attivando presso il Ministero dell’Ambiente. La politica ambientale di questa amministrazione comunale si dimostrerà nelle azioni concrete e non nelle fantasie e nelle supposizioni. Per carità, ognuno è libero di esprimere opinioni e dare consigli, che sono sempre ben accetti, ma chi ha procurato i problemi non può essere allo stesso tempo colui che ne suggerisce le soluzioni. Le speculazioni non ci riguardano. Avremmo potuto impiegare mesi a parlare del passato, del triste passato che abbiamo ereditato, ma stiamo dimostrando che preferiamo polemizzare poco e lavorare molto”.