L’Aquila. “Ho sempre pensato che la Commissione Grandi Rischi fosse venuta solo per rassicurarci ma sentire quell’intercettazione mi ha prodotto un brivido di freddo che ancora sento nella mia pelle”. E’ questo il duro commento rilasciato ad una tv locale dall’assessore comunale Stefania Pezzopane, a seguito della pubblicazione sul sito di Repubblica della telefonata tra Guido Bertolaso e l’ex assessore regionale Daniela Stati.
“Sentire in cinismi di quello che è stato considerato un eroe, è stata una cosa allucinante. Queste persone devono pagare, hanno messo la città in condizioni di non partire”.
Immediata la replica della Stati che, in una nota, si difende affermando di aver sempre detto la verità “e perciò non posso essere complice di nessuna tragedia annunciata. Ricordo, infatti, che la magistratura sta portando avanti un procedimento nel quale hanno riscontrato l’esistenza di due verbali della richiamata riunione della commissione, uno vero dove erano appuntate tutte le mie domande agli scienziati e le loro risposte di rassicurazione sulla situazione in atto ed uno falso, dal quale sono state cancellate tutte le mie perplessità e preoccupazioni manifestate durante quella riunione. Preciso ancora che la riunione della Commissione Grandi Rischi fu tenuta una settimana prima il sisma che colpì L’Aquila e che Stefania Pezzopane era ancora presidente della Provincia. Perché non ha sollevato tutte le sue perplessità, che dice di aver nutrito, durante quei giorni, perché non ha mai manifestato le sue preoccupazioni? Lei era sempre lo stesso presidente che aveva commissionato ad Abruzzo Enginnering uno studio sulla stabilità degli edifici. E di quello studio cosa ne ha fatto? Come sono stati utilizzati i dati e le risultanze di quell’indagine? Quanto è costato alla Provincia quello studio? E quanti altri lavori sono stati commissionati dalla Provincia ad Abruzzo Engineering, e con quali costi? Ricordo alla Pezzopane che avrebbe dovuto diffondere quei risultati. E’ troppo facile, infatti, parlare oggi a quasi tre anni dalla tragedia che ha colpito L’Aquila e che, cara Stefania, non tutto può e deve essere utilizzato per fare campagna elettorale”.
La replica di Stefania Pezzopane. “Da presidente della Provincia non ho mai rassicurato la popolazione. Ho chiamato immediatamente a responsabilità la commissione grandi rischi ed ho considerato da subito quella conferenza stampa un’indebita ingerenza non scientifica che ha condizionato la reazione della popolazione. Non mi presterò a giochi ulteriori sulla pelle degli aquilani. Io, diversamente da lei, ho perso parenti e amici, persone che non rivedrò mai più. Diversamente da lei, quella notte, ero a casa con la mia famiglia, come tante altre famiglie aquilane, prorpio perchè rassicurata. Io, diversamente da lei, da quella mattina non ho mai pensato ad altro che al riscatto della mia città e a riportare verita e giustizia. C’è un procedimento in corso e mi auguro che quella telefonata diventi materia processuale. Se Stati smania per un confronto pubblico e vuole attirare su di sè l’attenzione dei media, non mi presto a porgerle il fianco. Forse un confronto pubblico potrebbe essere interessante tra lei e Bertolaso, protagonisti della telefonata, o tra lei e qualche familiare delle vittime del terremoto, se mai fossero disponibili”.