Chieti. “Sono di cultura liberale ma facciamo i conti con la realtà, soprattutto nell’approfondire il discorso relativo ai servizi pubblici”.
E’ quello che ha detto il sindaco di Chieti, nonchè delegato ANCI al personale e alle relazioni sindacali, commentando il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni.
“Prendendo spunto dall’editoriale del Segretario Generale dell’ANCI, Angelo Rughetti, pubblicato su Italia Oggi, ritengo che sia giusta una battaglia per abbattere i costi se l’approccio alle municipalizzate è quello di eliminare la sistemazione agli elefanti della politica, ma mi sembra una visione fin troppo semplicistica, ci sono servizi erogati e che funzionano che rischiano di indebolire la qualità dello stesso e la vita del cittadino. Si rischia di continuare ad agire sui Comuni, penalizzandoli senza capire se esistono degli sprechi o se veramente vengono erogati dai municipi servizi alla popolazione fondamentali. Ad esempio ritengo sia stato un grossolano errore estendere il Patto di stabilità in una delle ultime manovre finanziarie. Il rischio è quello di intervenire senza conoscere bene la realtà, provocando una situazione di anomalia che, invece di rafforzare il sistema, comporterebbe un deciso indebolimento. Stiamo vivendo un momento di forte crisi e non sono certo che le liberalizzazioni possano rappresentare la salvezza del Paese. Non è con un decreto legge che si può modificare un sistema consolidato da anni. Temo una deregulation – ha concluso Di Primio – una mancanza di regole che possa tradursi in danno e non in opportunità”.