“La nota” aggiunge D’Amico “faceva seguito ad altre precedenti sollecitazioni e ad un incontro ufficiale avuto con lei, unitamente ad una delegazione consiliare del gruppo che presiedo, ove abbiamo rappresentato la nostra notoria posizione di assoluta contrarietà e non condivisione della situazione si trascina in provincia dal settembre 2011 quando, dopo la poco educata cacciata dell’ex assessore Silvio Tavoletta, la giunta continua a riunirsi e deliberare con assoluta tranquillità pur essendo incompleta nella sua composizione. Alla nota ufficiale dello scorso 9 novembre non è seguita alcuna risposta formale, al periodo breve per la soluzione tante volte annunciato dal presidente Enrico Di Giuseppantonio non è seguitonulla di coerente e consequenziale e, stando alla persistente situazione corrente, neanche le sue solerti e ripetute sollecitazioni hanno avuto sinora seguito. Il tempo trascorso è già abbondantemente congruo e la situazione dal punto di vista etico, politico e regolamentare non è più tollerabile; urge un suo ulteriore immediato, solerte ed incisivo intervento allo scopo di porre fine questo scempio di democrazia si sta consumando in provincia di Chieti”.