Lo ha detto questa mattina il capogruppo del Pd in Provincia a Chieti, Camillo D’Amico, che ha continuato dicendo: “Noi non siamo convinti della Fondazione perchè non ha il parere favorevole della Corte dei Conti e del dirigente di settore e non è accompagnato da un Piano Industriale certo, di chi pagherà i debiti pregressi. Noi a fronte di questa cosa, proponiamo di mantenere il Consorzio, ma il punto di forza sta nel fatto che il Mario Negri è impegnato in questa avventura, con il Consorzio non lo è affatto. L’inziale resistenza della maggioranza, poi si è affievolita. Con la Fondazione il rischio concreto è che la Provincia si troverà non solo il fatto di aver confermato 22 milioni, ma che si ritrovi anche con il cerino in mano.
“Siccome la questione della Fondazione è già un po’ di volte che va in Consiglio Provinciale – ha aggiunto il presidente provinciale del Pd, Tommaso Coletti – e non si riesce a deliberare, per noi la scelta più facile e veloce sarebbe quella del rilancio del Consorzio che scadrebbe nel 2013. Ci sarebbe una specie di ricapitolazione del Consorzio ed in questo caso si potrebbero coinvolgere istituzioni come l’Università e la Camera di Commercio. Questo perchè il Mario Negri non è un patrimonio della Provincia, ma è un patrimonio del territorio. Con la capitalizzazione le quote sarebbero diverse. Noi dobbiamo prendere delle iniziative per poter far vivere questa istituzione. Le perplessità sono sul fatto che ci sono sui debiti che devono essere coperti e con la Fondazione questo sarebbe più difficile”.
Francesco Rapino