L’Aquila. ‘Arischia è fuori dal Cratere! Il Partito Democratico dimentica L’Aquila ed in particolar modo la sua frazione più danneggiata dall’evento sismico del 18 gennaio scorso;
È vergognoso da parte dell’amministrazione comunale aver accuratamente evitato la convocazione di un consiglio comunale ad hoc finalizzato a rendere pubblica ed ufficiale la volontà di tutti i Consiglieri aquilani di appoggiare la
legittima richiesta di una parte del nostro territorio, oggi in grave difficoltà.
Non ci arrenderemo al triste destino che per noi è stato confezionato dal Partito Democratico locale e nazionale: lotteremo in ogni modo e in ogni sede istituzionale locale e nazionale perché anche il Comune dell’Aquila limitatamente alla frazione di Arischia rientri nel nuovo Cratere.
Ricordiamo che ben 60 famiglie sono state portate via da Arischia e non sanno quale sarà il loro futuro. L’amministrazione comunale ha smembrato una comunità e sta dimenticando la storia di una intera comunità, la storia e le tradizioni del suo popolo’, dichiarano in merito Guido Quintino Liris, capogruppo Forza Italia L’Aquila ed Elia Serpetti, Presidente Amministrazione Usi Civici Arischia.
“E’ assurdo non averla inserita. Se non sono riusciti a farlo in commissione Ambiente della Camera, continueremo la battaglia negli altri passaggi parlamentari. Nel decreto approvato alla Commissione Ambiente ci sono ottime cose ed il cratere e’ stato ulteriormente ampliato inserendo tutti i comuni dell’Alta Valle dell’Aterno”.
Lo afferma in una nota la senatrice del Pd, Stefania Pezzopane in relazione all’esclusione del Comune di Arischia dal cratere sismico.
” I colleghi della Camera anche del Pd, – ha aggiunto – hanno presentato emendamenti al decreto anche per inserire Arischia. Mi dicono che purtroppo non e’ stato possibile al momento, perche’ le strutture ministeriali non hanno ritenuto tecnicamente possibile inserire una frazione di un Comune.
Non ci sono precedenti, finora sono stati definiti nei crateri sismici solo interi comuni con numeri di inagibilita sopravvenute superiori al 50%. Continueremo nei successivi passaggi parlamentari a porre il problema per dare risposte ai cittadini.”