Chieti. Nella giornata di ieri, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha inviato una lettera alla Cartiera Burgo, indirizzata a Girolamo Marchi.
“Torno ancora sul problema occupazionale provocato dalla chiusura della Cartiera di Chieti – sottolinea Di Primio nella lettera – per informarla che è programmata per domani mattina una riunione del Comitato di Intervento per le Crisi Aziendali e di Settore presso la sede della Regione Abruzzo. Si tratta dell’ultima reale possibilità per offrire ai vs. 133 dipendenti, ovvero a quanti non volessero andare in mobilità, la speranza di una ulteriore richiesta di proroga della Cassa Integrazione, sostenibile considerato che il Progetto IN.TE. sta andando avanti con la rinnovata volontà di alcune aziende di investire sull’area del Vs. ex stabilimento”.
Nel Consiglio Comunale del 19 dicembre 2011 l’Udc di Chieti, per voce del suo capogruppo, ha ritenuto di dover segnalare all’Assemblea ed ai lavoratori convenuti la conferma delle sue perplessità sul progetto In.Te., intorno al quale vertono gran parte delle vicissitudini e delle speranze relative al ricollocamento degli ex-dipendenti Burgo.
“La passata amministrazione comunale – ha spiegato il capogruppo dell’Udc in Consiglio Comunale a Chieti, Alessandro Giardinelli – ed anche l’attule sindaco Di Primio hanno affidato all’ing. Domenico Merlino, in qualità di coordinatore, sia il primo progetto In.Te (che non è arrivato a compimento) sia il nuovo progetto In.Te nel quale, a dire dell’ing. Merlino, dovrebbero esserci nove aziende disposte all’insediamento sui terreni Burgo, in un tempo stimato ottimisticamente in diciotto mesi. Noi, dopo aver fatto alcune richieste specifiche per conoscere la solidità economica delle aziende interessate e se tali aziende fossero disposte ad aprire nuovi opifici o soltanto al trasferimento delle loro attività, e dopo non aver avuto risposte in merito, riteniamo che a tale ipotetico progetto non possano essere affidate tutte le speranze di risoluzione per il ricollocamento dei lavoratori, ma sia necessario trovare in tempi brevi altre vie. Tale giudizio è confermato anche dal fatto che l’azienda Mod’a ha ultimamente rinunciato alla partecipazione al progetto In.Te, e che lo stato dei lavori per la bonifica dei terreni risulta essere molto in ritardo. Abbiamo quindi richiesto al sindaco di provvedere affinché l’amministrazione comunale prenda in mano la situazione, interagendo direttamente con la Burgo, proprietaria dei terreni, e le aziende interessate, e soprattutto aprendo ad altre aziende, che sappiamo potrebbero essere disponibili, qualora abbiamo un colloquio diretto con le Istituzioni e gli Enti. Ci conforta il fatto che questa nostra proposta abbia trovato, in Consiglio Comunale, l’approvazione ed il sostegno del senatore Fabrizio Di Stefano. Riteniamo inoltre – ha concluso Giardinelli – molto valida sia la proposta del senatore Legnini sul coinvolgimento delle parti in causa in un tavolo convocato dal prefetto, sia l’intenzione del sindaco Di Primio nella ricerca di altre possibilità di incentivazione per gli insediamenti industriali sui terreni ex-Burgo, sempre con il fine della ricollocazione delle maestranze e con lo sguardo attento a non favorire speculazioni economiche”.