Si intitola Natura Umana, ed è il tredicesimo album, comprese le raccolte, di Gianluca Grignani. Abbiamo seguito per Cityrumors.it, la presentazione del disco che il cantante milanese ha tenuto alla libreria Feltrinelli di via Appia Nuova a Roma. Un momento di incontro, quasi familiare, con i suoi fan. Da sottolineare di una fascia di età molto eterogenea. Grignani ha raccontato in modo appassionato con soventi battute talvolta autoironiche, la sua carriera musicale, tra le luci e le inevitabili ombre che qualsiasi artista si porta nel repertorio.
In quasi un’ora di incontro ha sottolineato come la passione per la musica lo abbia “tirato fuori dai guai” in diverse occasioni. Ha fatto spesso riferimento al suo pubblico come vero motore trainante della sua “forza per andare avanti”. Un Grignani quasi messo a nudo. Ha inoltre rimarcato, durante le varie domande di giornalisti e pubblico, come nell’attuale società si cerchi il modo di comunicare efficacemente e positivamente le proprie emozioni, non prescindendo dalla ricerca anche dell’amore, che per il cantante è una missione fondamentale, come risalta anche dai testi delle sue canzoni, che in Natura Umana, appaiono forse in modo semplice, ma allo stesso istante con una certa intensità che definisce quasi “poetica”. Per la prima volta inoltre in un suo brano fa ricorso, in maniera riuscita, anche ad un coro di bambini. C’è molta chitarra elettrica nel disco, insieme a sfumature psichedeliche. Tra le numerose domande dell’intervista, queste quelle che ho scelto per voi.
Ci sono dei toni quasi “arrabbiati” nel tuo nuovo album, è solo una nostra impressione?
“Diciamo che non sono arrabbiati nel vero senso della parola. In effetti oggi si tenta di standardizzare quasi tutto, e si perde di vista il vero senso delle cose. A volte anche la consapevolezza di chi si è. Il disco rompe certamente degli schemi, ma questo per me significa anche essere un artista. Credo che oggi nel 2011 sono riuscito a raggiungere questo obiettivo”.
Cos’è la realizzazione di un sogno per te?
“Significa fare in modo che quello che provi per gli altri diventi la tua forza, questa è quella consapevolezza che ti dicevo e che però ho raggiunto molto tardi. D’altronde c’è anche chi questo stadio non lo raggiunge mai. La mia svolta è arrivata con la musica, che mi ha aiutato a non prendere qualche altra strada! (Sorride divertito, ndr)”.
Uno degli aspetti che colpiscono maggiormente, è il tempo record con il quale è venuto fuori Natura Umana…
“Si, l’album effettivamente è nato in soli 6 mesi. E’ davvero incredibile perché in questi mesi è venuto fuori proprio tutto: dall’arrangiamento alla produzione, alla promozione. Ma la qualità, nonostante la velocità, devo dire è alta. Posso dire che oltre alla Fabbrica di Plastica e Destinazione Paradiso, esiste un terzo album, per così dire fuori dagli schemi. Ed è proprio questo qua! (Sorride ancora, ndr)”
Senti Gianluca, raccontaci un particolare di questo album…
“Beh, a dire il vero tutto il disco è nato in un momento particolare, o in un’occasione speciale, che attraversa la mia vita. Sarebbe troppo lungo adesso elencarli tutti”.
Dopo il grande successo del tuo precedente disco Romantico Rock Show, hai avuto timore di lasciare quel genere ormai collaudato?
“No, non ho avuto paura a rimettermi in gioco. Perché quando il mio pubblico mi dà la forza di osare nuovi schemi, io spingo sicuro sull’acceleratore. Vedi, ci sono stati dei dischi che io sentivo moltissimo in passato, ma non ho potuto produrre, perché detto sinceramente, i soldi non c’erano. Ecco perché oggi posso dire che non ho avuto paura, perché il mio pubblico mi ha dato il coraggio che necessita, ogni lavoro. In particolare questo tipo di lavoro”.
Penso che ascoltando questo tuo nuovo lavoro, il tuo pubblico sarà ancora qui per darti questa forza. Un’ultima domanda: cosa ne pensi dei talent show?
“Non dico che sono inutili, tuttavia credo che ogni artista nasce e viene scoperto in modo differente. Sicuramente è un buon metodo per farsi conoscere. Ai miei tempi però non esistevano”.
Gianluca Grignani al termine della serata si è concesso ai fan intervenuti per le foto e gli autografi di rito. E’ infine in procinto di girare in questi giorni i video musicali dei singoli estratti da Natura Umana, tra i quali volevo segnalarvi in modo particolare “Un ciao dentro un addio”, una sorta di secondo tempo del suo grande successo “La mia storia tra le dita”.
Marcello Perpetuini