Lo afferma il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio che continua dicendo: “Serve immediatamente un incontro chiarificatore e bisogna aprire un tavolo di confronto dal momento che si tratta di un’attività che la Regione ha delegato alla Provincia ma senza prevedere la contestuale attribuzione di risorse umane e finanziarie. In questo modo la Provincia di Chieti non solo rischia di non poter mandare avanti centinaia di progetti presentati da cittadini e imprenditori, con ulteriori gravi danni per l’intera economia. Ma rischia di diventare, ingiustamente, il terminale di una protesta, di cui ci sono le prime avvisaglie, da parte degli utenti del Genio Civile e degli Ordini professionali. E tutto questo per quanto ci riguarda è inaccettabile. Alla Regione, inoltre, da tempo chiediamo un maggior sostegno per i servizi sociali e risorse da destinare ad un Piano straordinario di manutenzione delle strade: a quest’ultimo riguardo, unitamente a tutti i Sindaci della Provincia di Chieti, abbiamo chiesto che una parte della accise sulla benzina o una parte dei proventi del bollo auto vengano destinati al finanziamento del Piano. Anche in questo caso non abbiamo avuto alcuna risposta ed è per questo che un confronto diretto con la Regione, su tutte le problematiche sollevate, è urgente e ineludibile”.
“L’imminente entrata in vigore della Legge Regionale 28/2011 rischia di provocare un drastico rallentamento nel settore dell’edilizia con inevitabili ripercussioni su tutto il sistema economico regionale – dice l’assessore provinciale all’urbanistica Nicola Campitelli – è dunque opportuno che la Regione, almeno in questa fase, disponga una proroga dell’entrata in vigore della Legge in modo che ci sia tempo per dare una risposta al problema della carenza di personale. In caso contrario dal 24 novembre ci vedremo costretti, nostro malgrado, a riconsegnare la delega alla Regione e a rifiutare le pratiche in entrata. Gli Ordini professionali interessati e tutte le Province abruzzesi condividono le nostre preoccupazioni e hanno già segnalato l’assoluta incertezza che regna intorno all’entrata in vigore della nuova Legge. Purtroppo fino ad oggi dalla Regione è giunto soltanto un generico impegno informale a garantire il personale necessario: ma non vi è alcuna certezza né sui numeri né sui tempi. E, in questa situazione, gli Uffici rischieranno il blocco dell’attività”.