L’Aquila, quando anche morire diventa un ‘lusso’

cimiteroL’Aquila. “Neanche i defunti hanno la dignità di una sepoltura immediata in un loculo dei cimiteri dell’Aquila”. È quanto sostiene in una nota il consigliere comunale Emanuele Imprudente che, nel denunciare le “condizioni pietose” in cui versano i cimiteri aquilani, punta il dito contro una situazione che, a suo dire, “ha dell’incredibile”.

“Negli ultimi tempi” spiega “i familiari di un congiunto venuto a mancare, non possono procedere alla tumulazione di quest’ultimo in un loculo, se prima non pagano il canone per la concessione del loculo stesso. Esiste una disposizione in tal senso, che non tiene nemmeno conto che le spese che le famiglie (colpite da un lutto) devono pagare sono piuttosto considerevoli e che non è prevista nemmeno la rateizzazione. In parole povere, o si paga prima il loculo, oppure si deve accettare che il proprio caro venga ‘parcheggiato’ in via provvisoria, in attesa dell’assegnazione del loculo dopo che si è liquidato il dovuto. Tale provvedimento, ingiusto moralmente ed eticamente, sta creando disagi ed umiliazioni per quei cittadini che, nel dolore e nello sconforto del lutto, devono preoccuparsi di ulteriori incombenze. Non vi è più neanche il diritto di riposare in pace dopo la morte. Questa vergognosa disposizione va cancellata subito. Si deve dare il diritto immediato di tumulare il defunto e chiedere alle famiglie interessate che il versamento sia effettuato nei 15-30 giorni successivi. Prima che entrasse in vigore questa esecrabile norma, non credo che si siano mai verificati casi di non pagamento. Gli aquilani sono persone serie”.

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