Pescara, il Consiglio provinciale boccia Rapposelli: l’Alberghiero verso Cepagatti

Rapposelli_ridimensionamentoscuolePescara. L’istituto alberghiero De Cecco potrebbe traslocare definitivamente e lasciare la città per trovare posto nell’attuale sede della scuola professionale di Villareia di Cepagatti. Il consiglio provinciale stamattina ha approvato l’atto di indirizzo presentato da Enisio Tocco (Pd) e Camillo Sborgia (Idv) che prevede la delocalizzazione della struttura. Una soluzione opposta rispetto a quella individuata a settembre scorso dall’assessore all’Edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli.

Nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico, infatti, la giunta aveva stabilito di trasferire l’istituto alberghiero pescarese nella vecchia sede dell’Aterno. Ma il consiglio provinciale ha bocciato questa scelta. Ieri mattina maggioranza e opposizione si sono detti a favore della proposta dei consiglieri Enisio Tocco (Pd) e Camillo Sborgia (Idv) che prevede di spostare alunni e docenti del De Cecco nell’attuale sede dell’istituto professionale per l’Agricoltura e l’ambiente di Villareia, nel comune di Cepagatti. Sul territorio è disponibile un’area di 10 ettari, che comprende un edificio scolastico di proprietà della Provincia con un numero ridotto di iscritti nell’ambito del progetto a termine denominato “Mediterraneo”.

“Si potrebbe creare una struttura degna dei college inglesi”, spiegano Tocco e Sborgia, “con spazi ricreativi, un campus, campi sportivi e punti ristoro dove gli studenti potrebbero iniziare subito a fare esperienza e a interfacciarsi con l’esterno. Basterebbe ripensare al trasporto pubblico della zona, e magari potenziarlo, per perfezionare questa operazione. Non dimentichiamoci, infatti, che il 50 per cento degli iscritto all’Alberghiero provengono dall’entroterra pescarese e dalla provincia di Chieti”.

L’idea è stata già lanciata dall’ex assessore all’edilizia scolastica, Gaetano Cuzzi e piace anche alla consigliera provinciale dell’Idv Antonella Allegrino. “L’amministrazione”, rimarca Allegrino, “a fronte di un risparmio di 140 mila euro dall’affitto dei locali prima occupati dall’alberghiero, era pronta a spendere 2 milioni e 800 mila euro perché la sede individuata per migliorare la situazione in cui versava la scuola fosse ristrutturata”. “Se il trasferimento di sicuro ha migliorato le condizioni di studenti e personale docente e non”, conclude la consigliera, “non si può considerare la migliore soluzione per le potenzialità e l’impatto della scuola sul territorio. Elementi che devono essere riconsiderati, perché l’Alberghiero rappresenta un’eccellenza grazie alle opportunità professionali che offre ai ragazzi che la frequentano”.

 

Daniele Galli


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