Chieti. “Siamo fuori dalla maggioranza di centrodestra del Consiglio provinciale di Chieti”. Giunge lapidario l’annuncio del coordinatore provinciale di Fli Alessandro Carbone, che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa per commentare la revoca dell’assessorato di Silvio Tavoletta.
All’incontro hanno preso parte, oltre all’ex amministratore, anche Giuseppe La Rana, coordinatore del Fli di Vasto, Gianni Teodoro del coordinamento regionale, Luigi D’Alonzo, capogruppo provinciale e Pietro Supino, coordinatore del Fli teatino.
Carbone ha colto l’occasione per specificare che le motivazioni che hanno indotto Tavoletta a non votare gli equilibri di bilancio nel corso dell’ultimo Consiglio comunale (scelta che il politico avrebbe pagato con la revoca dell’incarico) sono da ricollegarsi al fatto che la delibera sarebbe stata errata. “La debolezza politica del presidente Enrico Di Giuseppantonio – ha poi aggiunto – è preoccupante ed i modi frequenti di silenziosa ubbidienza ai perentori ordini del prepotente capo della pdl provinciale, ne sono una manifesta rappresentazione”.
“Il centrodestra al Comune di Chieti sta dimostrando di non essere in grado di governare la città” ha poi commentato Gianni Teodoro. Secondo Supino, infatti, alla vigilia del voto in Consiglio comunale Fli avrebbe chiesto un incontro con Umberto Di Primio. Cosa che non sarebbe mai stata concessa.
Ha concluso l’ex assessore Silvio Tavoletta ricordando il suo lavoro all’interno della giunta Di Giuseppantonio: “Ringrazio il presidente della Provincia per avermi dato la possibilità di svolgere il mio ruolo: ruolo che ho ricoperto nel pieno rispetto delle regole e con la massima disponibilità. Ritengo pertanto non solo inspiegabile ma anche palesemente costruita la motivazione alla base della revoca”.