Chieti. Questa mattina il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il vicepresidente Antonio Tavani e parte dell’amministrazione provinciale, hanno parlato della difficilissima situazione finanziaria dell’Ente sull’orlo del dissesto con dei beni posti sotto pignoramento.
“La situazione dell’Ente – ha detto il presidente Di Giuseppantonio – è diventata ancora più drammatica a causa di pignoramenti, debiti aggiuntivi e quanto altro. E’ quello che avevamo previsto e che purtroppo puntualmente si verifica. Rischiamo seriamente di andare davanti al Tribunale. Qui si parla di quattrini che la gente deve ricevere. Solamente nell’ultimo mese abbiamo ricevuto 29 decreti ingiuntivi. In questi ultimi due anni abbiamo cercato di limitare le spese, soprattutto quelle non produttive. Lanciamo due appelli. Il primo è rivolto ai nostri creditori per evitare altri problemi e pignoramenti, a loro chiediamo fiducia perchè non siamo come quelli che ci hanno preceduto. Al buon Partito Democratico devo dire che la fiducia deve nascere tra chi deve ricevere i soldi e l’amministrazione. Un altro appello è rivolto a creditori e fornitori vecchi e nuovi. Dietro l’angolo c’è il dissesto, significa che il presidente e l’amministrazione rimarranno, ma ci sarà una Commissione che valuterà i debiti e cercherà di negoziare con i creditori e di ricoprire i debiti. Questo richiede molto tempo. Oggi ci rivolgiamo di nuovo ai cittadini per dire che le nostre attività sono rigorose e sono volte a servire la comunità. Dobbiamo dire che abbiamo mantenuto il sociale, quindi i soldi li abbiamo spesi seriamente. Ai cittadini devo chiedere di non ascoltare le voci dell’opposizione che non sono vere. La nostra politica mira a far tornare i conti dell’Ente nei prossimi due anni alla normalità. Veniamo praticamente sfidati su dei terreni scivolosi. La situazione dell’Eurobasket 2007 appesantisce molto la situazione economica. Loro, secondo me, rispetto ai fornitori sono stati meno comprensivi, quindi i creditori non dovrebbero cedere nemmeno un centesimo”.
“L’amministrazione – ha continuato il vicepresidente Tavani – aveva già accertato 2,5 milioni di euro di crediti facendo delle spese senza aver riscosso. Il nostro ufficio legale ci ha relazionato dei crediti aggiuntivi. Si è creato un clima di sfiducia molto negativo. Questo non lo valuto molto positivamente perchè l’amministrazione sta lavorando e sta cercando di mantenere gli impegni con i creditori. Gente che aspetta soldi da molto tempo, penso che sia un ulteriore danno per loro. Le accuse di cattiva amministrazione noi le rimandiamo al mittente. I nostri sforzi vengono continuamente frustrati da debiti che nascono come funghi. Quello che sta facendo il Polo Tecnico, che sta facendo solamente con tre tecnici, contrariamente all’amministrazione Coletti che ne aveva parecchi di cui molti interinali, è di fare tutto quello che è possibile fare, ma possiamo assicurare che stiamo facendo miracoli. Vorremmo che questo clima di sfiducia non fosse ancora alimentato perchè ci possiamo ancora salvare. Non abbiamo fatto alcuna erogazione di tipo clientelare. Abbiamo le carte in regola per un grosso lavoro di valutazione che vale diversi milioni di euro. Siamo arrabbiati per questa diffusione di amministrazione ferma, ma vogliamo anche rincuorare i creditori perchè abbiamo il patrimonio immobiliare”.
Francesco Rapino