L’Aquila. Sono trascorsi solo pochi giorni dalla pubblicazione delle graduatorie alloggi dell’ADSU e la palazzina C dell’ex caserma Campomizzi èancora occupata da alcuni presunti sfollati, nonostante le dichiarazioni del 3 agosto dell’Assessore comunale Pelini e del Commissario ADSU D’Ascanio in cui annunciavano l’avvenuta risoluzione del problema assicurando quindi la disponibilità di 400 posti letto per gli universitari.
A denunciarlo è l’Unione degli Universitari de L’Aquila, secondo cui è “incomprensibile come una vicenda che riguarda ormai 3-4 persone per le quali è stata garantita una soluzione adeguata, sia ancora trascinata ad oggi. Anche per l’inaudita disparità nei confronti delle migliaia e migliaia di cittadini aquilani, evidentemente meno speciali, che non si sono certo permessi di rifiutare qualsiasi soluzione abitativa e contestualmente bloccare una struttura altrimenti capace di ospitare centinaia di persone”. Il rischio, secondo l’Udu, è dietro l’angolo: la struttura, in gradi di accogliere 130 studenti, potrebbe rimanere inutilizzabile nell’anno accademico 2011/2012.
“Continua infatti l’irresponsabile lentezza che in questa vicenda ha caratterizzato a turno il Comune, la Sge, e chi è tenuto a rendere operative le decisioni e a far rispettare gli atti” si legge ancora nella nota. “Gli studenti stanno tornando in città e hanno bisogno di risposte chiare e di certezze, di servizi e strutture. Molti di loro hanno scelto di studiare a L’Aquila e diverse centinaia di loro hanno fatto domanda per gli alloggi della ex-caserma Campomizzi, anche alla luce della dichiarata soluzione e dunque aumentata disponibilità. Non c’è più tempo, la palazzina va consegnata all’Adsu e l’Adsu deve conteggiarla nelle graduatorie alloggio in pubblicazione, oltre che avviare subito, recuperando il più possibile il tempo perso dal Comune e dalla Sge, gli atti necessari a rendere disponibile la terza palazzina da subito. La Sge e il Comune in questa vicenda hanno dimostrato e stanno dimostrando tutta l’incapacità di comprendere l’importanza di rispettare le urgenze, gli impegni, i tempi che più volte ci si è fissati”.
Se una intera struttura pubblica capace di ospitare 130 persone, continuerà ad essere inutilizzata irresponsabilmente e se ci saranno studenti che non riceveranno l’alloggio a causa di questo ritardo, l’Udu e gli studenti interessati chiederanno che siano accertate eventuali responsabilità contabili per questo inaudito spreco di una struttura pubblica destinata.
L’Udu chiede quindi che venga messa subito a disposizione dell’ADSU la palazzina C della ex-caserma Campomizzi.