“Dare ai privati la soluzione delle liste di attesa per la diagnostica per immagini è esattamente come affidare a Dracula la gestione dei centri trasfusionali del sangue”.
E’ quanto dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo, sulla decisione annunciata dalla Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila di avvalersi delle strutture sanitarie private del territorio provinciale per snellire le liste d’attesa, con particolare riferimento alla diagnosi per immagine.
“Esistono innumerevoli altri rimedi” aggiunge Costantini “ma, fra tutti, quello scelto dalla Asl aquilana è certamente il più lucroso per i fortunati beneficiari che, senza alcuna competizione di mercato, potranno disporre di nuovi budget di spesa ed il meno conveniente per i contribuenti abruzzesi. E’ l’applicazione del sistema che ha prodotto lo sfascio dei conti della sanità abruzzese; quello che dalle inefficienze del pubblico, ha fatto nascere le opportunità di guadagno per il privato. Il Direttore generale faccia lavorare ovunque le apparecchiature di proprietà della Asl 18 ore al giorno per 7 giorni alla settimana; se ha necessità, integri per un periodo di tempo determinato l’organico; se tutto ciò non basta ancora, si rivolga alle altre ALS abruzzesi per verificare se hanno spazi; e se tutto ciò dovesse non bastare ancora, acquisti o noleggi altre apparecchiature per farle lavorare a tempo pieno, impedendo che vengano lasciate per mesi negli imballaggi, come in passato è troppo spesso avvenuto. Investire queste risorse nella Asl vuol dire ammodernare le attrezzature, dare qualche opportunità di guadagno aggiuntiva ai lavoratori e, soprattutto, risparmiare tanto. Consegnarle ai privati vuol dire, invece, avere solo la certezza che saranno spese tutte, fino all’ultimo euro, indipendentemente dalla loro effettiva e complessiva utilità”.