Pescara. Non uno spazio dedicato ai giovani ma un centro sociale di sinistra, nello stile del milanese Leoncavallo: questa, secondo il vice capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Vincenzo D’Incecco, quello istituito dall’amministrazione Alessandrini nella ex scuola elementare di Villa Fabio.
“Il sindaco Alessandrini e l’assessore Di Iacovo hanno cancellato con un colpo di spugna anni di lavoro, preparandosi a costruire un potenziale carrozzone attraverso il quale elargire fondi e contributi esclusivamente alle Associazioni giovanili vicine alle loro linee politiche, aprendo un ‘caso’ che ora porteremo in Consiglio comunale”: è la denuncia di D’Incecco all’indomani dell’annuncio della delibera che istituisce lo Spaz, centro di aggregazione giovanile di quasi 400 metri quadri nell’ex scuola di Villa Fabio.
“Con lo Spaz, nome chiaramente ispirato al milanese Leoncavallo-Spazio giovanile autogestito – sottolinea D’Incecco – la sinistra pescarese ha inaugurato a Pescara il primo Centro sociale legalizzato, ben sapendo cosa storicamente hanno partorito strutture del genere in Italia. Guarda caso tale operazione ha coinvolto esclusivamente due Associazioni giovanili di chiara e dichiarata provenienza di sinistra, la Soha e ‘360 Gradi’, le quali si gestiranno in perfetta solitudine una potenziale montagna di contributi pubblici, comunali e regionali, usufruendo di una sede concessa gratuitamente dal Comune e soprattutto senza neanche presentare una progettualità che dia trasparenza a quanto accadrà dentro quello spazio autogestito”.
“Il tutto in barba e alla faccia di una delibera comunale”, aggiunge il forzista, “approvata dal Consiglio comunale nella precedente consiliatura, con il relativo regolamento per l’istituzione del Forum dei Giovani, ovvero di una piazza virtuale e materiale aperta a tutti i ragazzi, non solo a quelli di sinistra, garantendo a tutti pari opportunità di partecipazione e di coinvolgimento nella vita della città”.