Una visione miope che ha visto la maggioranza incapace di fare uno sforzo di andare oltre le proprie convinzioni politiche, facendo vincere la logica del “piccolo orticello” che di certo non aiuta lo sviluppo futuro di una città capoluogo. Per la presidente dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, nonché ex consigliere comunale del Pd, Manola Di Pasquale, la scelta fatta durante il Consiglio comunale di ieri dalla maggioranza di rigettare la proposta della funivia che collega il centro storico all’Università è stata un’occasione persa.
“Il progetto della funivia, contenuto nel Masterplan”, ha scritto la Di Pasquale in una nota, “non rappresenta solo un’idea per la città ma anche un’idea di città. Un’idea sulla vocazione e sullo sviluppo futuro della nostra Teramo, basata su due assi fondamentali: l’Università e l’Istituto zooprofilattico”.
“L’idea di ridare nuova vita all’ex Manicomio”, continua la presidente, “trasferendoci anche la Facoltà di Scienze della Comunicazione e il Dams si sposa con la necessità di implementare i collegamenti tra Colleparco e il centro della città, attraverso un sistema, quello della funivia, che non genera nuovi flussi di traffico veicolare e che non crea nuovo inquinamento attraverso l’emissione di polveri sottili”.
Per la Di Pasquale, dunque, è stato più importante “bocciare” chi ha proposto l’idea piuttosto che il progetto in sé, “mentre in questi casi sarebbe opportuno mettere da parte gli steccati e guardare, insieme, verso il futuro, con un’unica idea di città e della sua vocazione che in 10 anni non ha saputo né costruire né sviluppare perdendo molto delle sue ricchezze”.