Il progetto è stato al centro di un lungo confronto, voluto dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, che questa mattina nella sede di Pescara della Regione ha riunito tutti gli attori.
“L’obiettivo – ha sottolineato D’Alfonso – è realizzare una viabilità sicura e a servizio del porto, senza però andare a sfregiare quell’angolo di città tanto caro ai pescaresi”. L’ipotesi su cui ci si dedicherà in brevissimo tempo (un prossimo incontro è già convocato in settimana) prevede la modifica dell’attuale tracciato di via Andrea Doria, che diventerà a senso unico verso il mare e comprenderà anche una pista ciclopedonale. Su parte della banchina, invece, verrà realizzata ex novo l’altra corsia di marcia (senso mare-monti), che si riconnetterà al sistema viario già esistente.
“Una soluzione – ha aggiunto D’Alfonso – su cui c’è stata ampia condivisione perché poco impattante, pur garantendo un miglioramento della circolazione anche in prospettiva dei tanti progetti in cantiere sul porto di Pescara, che ne potenzieranno i servizi e, dunque, vedranno un consistente aumento dell’utenza”.
Il prolungamento dell’asse attrezzato fino al porto rappresenta però solo uno dei tasselli di un programma più ampio di riqualificazione e ammodernamento dell’infrastruttura viaria, che prevede anche la sistemazione dell’attuale svincolo di San Silvestro, liberando lo spazio del parco D’Avalos, e la creazione di una nuova connessione all’altezza di Colle Caprino. Per le opere è disponibile un finanziamento di 15 milioni di euro inserito nel MasterPlan e le procedure di gara dovrebbero partire già il prossimo anno.
CIVITARESE
“Il completamento dell’asse attrezzato può essere l’occasione per la riqualificazione e la conservazione delle aree golenali del lungofiume sud attraverso la realizzazione di una strada di accesso diretto al porto dall’asse attrezzato che correrà congiuntamente alla viabilità urbana locale, la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di collegamento stazione-porto-aeroporto, percorsi carrabili e pedonali e aree verdi lungo le sponde fluviali”, aggiunge l’assessore comunale alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci – La filosofia che sta alla base della proposta si fonda su tre elementi: il collegamento non è basato sulla velocità ma su una lenta e sicura scorrevolezza del traffico; è compatibile con la struttura urbana esistente e con le sue esigenze future; migliora la situazione attuale dal punto di vista della mobilità (compresa quella pedonale e ciclabile) e non la peggiora dal punto di vista ambientale”.
“L’intervento non condiziona la situazione attuale ma la riorganizza in meglio”, prosegue l’assessore, “consentendo anche imponenti economie, riducendo la portata economica del prolungamento a circa un terzo dell’importo stimato e consentendo così di investire le risorse a disposizione dell’Anas per risolvere problemi di maggiore impatto riguardanti la viabilità di sua competenza, come l’eliminazione della problematica della trombetta, l’accesso alla circonvallazione dalla Pineta, con una viabilità senza ipoteche ambientali e urbanistiche sulla zona dove oggi insiste. Inoltre la riorganizzazione funzionale della viabilità avverrà, principalmente attraverso le tre rotatorie previste – la prima si basa sull’ampliamento di quella esistente di Piazza della Marina, la seconda sarà realizzata ex novo in corrispondenza di Via Bardet, la terza è quella esistente a ridosso del Ponte del Mare in corrispondenza del Lungomare Colombo. Un secondo importante elemento è quello di realizzare il collegamento viario attraverso due sole corsie, una per direzione di marcia. Le due corsie saranno realizzate a cavallo del basso muro che sostiene l’at- tuale recinzione, di cui si prevede la demolizione lungo Via Andre Doria. Questa soluzione permetterà non solo di semplificare le connessioni viarie tra il collegamento in parola e il resto della viabilità urbana, ma anche di guadagnare alla viabilità ciclo pedonale, al decoro urbano e al verde, una larga fascia stradale dell’attuale Via Doria. Una fascia che si allargherà progressivamente man mano che si avvicinerà alla rotonda del Ponte del Mare”.
“Un ultimo elemento, ma non per importanza”, conclude Civitarese, “è il fatto che l’attuale banchina del porto canale verrà in gran parte salvaguardata. Ciò permetterà, non solo di tutelare al massimo le attività portuali e pescherecce, ma anche di ipotizzare una ulteriore passeggiata ciclo pedonale lungo il fiume, ai margini della corsia di uscita dal porto della strada in progetto”.